Economia

Matter Days,come far funzionare aziende

Workshop dal 18 al 20 aprile a Roma

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 MAR - Prendersi il tempo giusto per analizzare il contesto, valorizzare le competenze di tutti i soggetti coinvolti, da chi "decide" a chi "sa" e a chi poi deve "fare" governare tutto il governabile, compresi i dettagli apparentemente "innocui" per essere più preparati a gestire gli imprevisti. Sono alcune delle "otto regole fondamentali" per la gestione dei progetti e dei processi di lavoro e supportare la crescita di un business proposti attraverso il nuovo modello di 'workshop collaborativi' proposto da un team di facilitatori all'interno di ambienti appositi.
    "Go slow to go fast" è una delle prime regole che saranno illustrate a chi vorrà sperimentare questa nuova frontiera nella tre giorni organizzata da Matter Group, che inaugura un nuovo spazio collaborativo in via del Serafico 159. Dal 18 al 20 aprile ci saranno workshop gratuiti, con sessioni di apprendimento e momenti dedicati al networking tra le aziende e le organizzazioni no profit che operano a Roma.
    Messe a punto dopo aver lavorato per anni con Unicef, queste regole consentono alle imprese pronte ad affrontare cambiamenti, anche dei processi interni, di sviscerare tutti gli ostacoli e le variabili e di arrivare a decisioni che, spiega Erica Melloni, process facilitator, se vengono prese in modo trasparente e coinvolgendo tutti anziché essere calate dall'alto, hanno molte più chance di essere "implementate".
    Altra regola fondamentale "everything speaks", quindi, curare ogni dettaglio, per eliminare ogni possibile 'rumore di fondo' (ad esempio la scelta, apparentemente innocua, del font per depliant o biglietti da visita magari carini ma poco leggibili) che possa distrarre dagli obiettivi. E poi il 'mantra' "learn by telling others", promuovere momenti di condivisione vera, orizzontale, senza slide o power point ma lasciando spazio all'improvvisazione e alla partecipazione in brevi 'chatroom' in cui ciascuno può offrire il suo contributo perché ciascuno "è esperto" in ciò che fa. (ANSA).
   

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