Economia

Manovra, nuovo altolà dell'Austria: 'Non è cambiata, Bruxelles reagisca'

Oggi l'Ecofin. Salvini: 'Con infrazione insorgerebbero 60 milioni di italiani'

Redazione Ansa

Nuovo altolà dell'Austria nei confronti dell'Italia nel giorno dell'Ecofin di Bruxelles. "Non abbiamo riscontrato alcun movimento da parte dell'Italia - ha detto il ministro delle Finanze austriaco, Hartwig Loeger - quindi ci aspettiamo una chiara reazione da parte della Commissione".

Intanto il ministro dell'Economia Giovanni Tria, in un messaggio al Forum del private banking, ribadisce la linea degli investimenti. "La crisi - ha detto Tria - ha acuito le tensioni sociali, allargando la divisioni e forbice tra fasce più deboli e quelle più abbienti. In risposta all'ampliamento dei divari il governo ha l'obiettivo di garantire una più forte coesione anche grazie al forte impulso verso gli investimenti pubblici".

Quando ci sarà l'incontro con il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker? "Lo sentirò a inizio della settimana e concorderemo", ha risposto il premier Giuseppe Conte ha a chi gli chiedeva dell'incontro, fuori da Palazzo Chigi.

In una intervista a Messaggero e Stampa il ministro Matteo Salvini va di nuovo all'attacco dell'Ue: "Vogliono sanzionarci, ma questo finirà per essere un danno più per la Ue che per noi. Sono dei pazzi se davvero aprono contro il nostro Paese la procedura d'infrazione. Insorgerebbero 60 milioni di italiani". 

"Un compromesso equo fra Roma e l'Ue sarebbe possibile", ma "il governo italiano gioca col fuoco e si mostra indisponibile a qualsiasi compromesso", ha detto il capo dell'istituto tedesco Diw, Marcel Fratzscher, in un'intervista all'ANSA. L'economista ritiene che l'Italia debba ottenere la possibilità di aumentare il deficit, per promuovere la crescita: "il deficit al 2,4% di per sè non è molto: la questione è come si usa: la priorità dovrebbe essere promuovere l'occupazione, non fare regali a clientele", afferma.

Intanto, secondo quangto emerge dall'agenda settimanale di Juncker e confermato da un portavoce dell'esecutivo comunitario, non c'è nessun incontro previsto tra Jean-Claude Juncker e Giuseppe Conte la prossima settimana. A margine del vertice Ue sulla Brexit di domenica resta comunque la possibilità di una discussione a margine. "La Commissione Ue sta completando la sua valutazione" sulla manovra e "il 21 ne saprete di più", ha aggiunto il portavoce a chi chiedeva se sarà presentato anche il rapporto sul debito 126.3. Questo resta infatti probabile ma non è per ora confermato.

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