Cultura

Musica: piace Aida 'imperialista' a Macerata

Applausi a cast e regista Carrasco per stagione centenario

Redazione Ansa

(ANSA) - MACERATA, 24 LUG - Egiziani e colonialisti intenti a realizzare oleodotti per sfruttare i giacimenti petroliferi dell'Africa dopo l'apertura del Canale di Suez nel 1871, schiavizzando le popolazioni locali e trasformando un incontaminato deserto di dune in una selva di pozzi per estrarre l'oro nero. E' l'ambientazione scelta dalla regista argentina Valentina Carrasco per riproporre ieri sera a Macerata la nuova produzione di Aida di Verdi, che cento anni fa inaugurava lo Sferisterio come spazio lirico, ottenendo i lunghi applausi di un'arena sold out, andati anche Maria Teresa Leva (Aida), Luciano Ganci (Radames) e Veronica Simeoni (Amneris), sia a scena aperta che sul finale, assieme ad Alessio Cacciamani (Ramfis), Marco Caria (Amonastro) e al Coro Lirico Marchigiano 'Vincenzo Bellini', preparato da Martino Faggiani. Per Carrasco, con un passato nella Fura dels Baus, è infatti evidente "che non può esistere alcuna preoccupazione filologica nella messinscena, perché il mondo descritto dal libretto e dalla musica dell'opera è del tutto inventato. Aida illumina infatti il momento della nascita dello sviluppo industriale e della necessità di possedere le materie prime per sostenerlo, che Verdi pur trovandosi a musicare una vicenda millenaria, non poteva ignorare". (ANSA).
   

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