Cultura

Killa, io contro donne? racconto realtà

Rapper si difende da accuse di istigazione al femminicidio

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 OTT - "Ho scelto un metodo brusco, diretto, cattivo, e soprattutto in prima persona, perché so che è il più efficace e mi appartiene, e infatti si sta alzando un polverone, che è quello che mi aspettavo, per poter porre l'attenzione su uno degli aspetti più brutti di questa società". Emis Killa si difende così, dalle sue pagine social, dalle accuse di istigazione al femminicidio che sarebbero contenute nel brano "3 messaggi in segreteria", inserito nell'album Terza stagione, appena uscito.
    "Si parla di 3 messaggi in segreteria, come se istigasse alla violenza sulle donne. In questa canzone racconto di un ragazzo che perde la testa per la ex fidanzata e decide di ammazzarla.
    Lo racconto dal punto di vista, malato, di chi ammazza. E' il mio modo per sensibilizzare e denunciare il femminicidio. Come artista è mio privilegio e mio compito raccontare storie e far pensare chi mi ascolta", spiega il rapper di Vimercate".
   

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