Cultura

Dizionario esistenziale nuovo romanzo di Cornia

'La vita in ordine alfabetico' è una 'summa' al tempo del Covid

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 28 OTT - UGO CORNIA, 'LA VITA IN ORDINE ALFABETICO' (La nave di Teseo, pp. 224, 17 euro).
    E' un dizionario esistenziale il nuovo romanzo di Ugo Cornia, 'La vita in ordine alfabetico', edito da La nave di Teseo. Lo scrittore modenese cerca infatti di mettere l'ordine necessario per non perdere le cose veramente importanti del proprio passato, in un 'amarcord' fatto di emozioni, dialoghi, sensazioni, in una parola sola momenti, iscritti nella memoria.
    Ed ecco che l'autore, professore di filosofia in una scuola superiore della sua Modena, compila le voci, dandosi alla fine come unica sequenza condivisa e codificata quella della successione alfabetica; il resto lo lascia allo scorrere di un flusso autobiografico che procede tramite l'io narrante. La carta diventa una sorta di pellicola fotografica. Le voci del suo compendio di una vita sono molteplici e varie, si passa da "blatte tedesche" a "birra", "fughe dai carabinieri", "luce", "lupi", "noi", "stirare", fino a "zecche". E' lo stesso Cornia a spiegare le ragioni casuali del suo ordine nel caos del vissuto: "Era l'elenco delle prime cose che mi venivano in mente. È incredibile quanta roba ci stia in una vita (questo concetto 'vita' per fortuna è un concetto quanto più vago possibile, anzi, non è neanche un concetto, ma è questa cosa che ci capita a tutti noi viventi)". Il tutto viene immerso nel divertito fatalismo degli emiliani, che con una battuta in dialetto si oppongono all'ineluttabile dell'esistenza, e si compone di tanti e divertenti aneddoti. Nel romanzo emerge quindi con tutta la sua forza una provincia dai tratti mitici, sospesa abilmente fra tradizione, quotidiano e futuro, con una innata ironia, unico modo per sopravvivere nella complessità che si accumula vivendo.
    E la contemporaneità avanza fin dalle prime pagine quando si parla della pandemia di Covid, elemento ricorrente nell'opera.
    Non è un caso che lo scrittore finisca per dedicare ben cinque voci del suo dizionario esistenziale al virus che ha cambiato le nostre vite. Cornia continua così la sua lunga e fortunata carriera di romanziere iniziata nel 1999 con 'Sulla felicità a oltranza', sempre con quel tratto distintivo del magmatico raccontare senza soste come se non ci fosse mai la fine, e quindi in questo caso la lettera 'z' dove annotare l'ultima voce. (ANSA).
   

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