Cultura

Il Margine, nasce nuovo marchio editoriale della Erickson

Dedicato a saggistica e narrativa. Primi titoli a maggio

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 APR - Debutta 'Il Margine', un nuovo marchio editoriale Erickson di saggistica e narrativa che si "propone di aprire nuovi orizzonti con libri in grado di coniugare teoria e pratica, libri come strumenti di cittadinanza attiva, che possano guidare il lettore nell'interpretazione del presente".
    Due le collane che prendono i loro nomi da varietà antiche e preziose di mela: 'Pinova', varietà tipica del Trentino ma diffusa in tutta Italia, che raduna saggistica e narrativa di autori classici, moderni e contemporanei. E 'Annurca', varietà tipica della Campania, collana tascabile con una vocazione per pamphlet, confronti e dialoghi.
    "Il Margine è una sorta di oasi, di limbo creativo, un habitat fecondo in cui le idee divergenti possono germogliare senza pressioni o condizionamenti inopportuni. Il nuovo progetto editoriale de Il Margine interagisce con questi germogli per accompagnarli verso un loro pieno sviluppo e mostrare la loro intrinseca forza creativa. Con i libri del Margine vogliamo rafforzare ed estendere le espressioni e i valori dell'umano e della socialità in particolare" dice Fabio Folgheraiter, co-fondatore con Dario Ianes del Centro Studi Erickson di Trento, sulla scelta di questo nuovo lancio editoriale.
    Tra i primi titoli in uscita, a maggio 2021: 'La bellezza, la legge e Dio' di Vito Mancuso e Guido Rispoli; 'La zattera della bellezza' di Marco Dallari e 'Città aumentate' di Maurizio Carta. E poi Fabio Folgheraiter con 'Orsola', Eva Hoffman con 'La lingua del tempo', Steven Johnson con 'La moglie di Darwin', Thomas More con 'Utopia' ed Elisabetta Tiveron e Cristiano Dorigo con 'Frattempi moderni'.
    "Abbiamo provato a trasferire l'entusiasmo e l'eccitazione della scoperta nei libri. Rendere concrete queste idee, mettendole al centro, è la sfida di questo nuovo marchio editoriale Erickson" dice il direttore editoriale, Fabio Di Pietro.
    "Il margine è incontro e ricerca. Incontro perché lì su quel crinale possiamo incontrare qualcosa che ancora non conosciamo.
    E ricerca perché ci permette di andare oltre, lì dove si possono formare nuovi linguaggi e nuove relazioni. Il margine è zona di frontiera senza essere confine. Una zona abitabile quindi, che noi dobbiamo continuare ad abitare: credo che questa sia la nostra più grande possibilità in questo momento" sottolinea il responsabile Area Cultura e Società, Federico Zappini.
    Tutte le altre novità sul sito: www.erickson.it/it/saggistica/il-margine. (ANSA).
   

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