Cultura

Dalla Rai a Berlusconi, il memoir di Emilio Fede

"Che figura di merda" in libreria dal 20 aprile

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 MAR - Chi non ricorda il fuori onda infastidito di Emilio Fede, dopo la gaffe clamorosa della regia del suo Tg4, quando nel 2003, in luogo dell'annunciato Saddam Hussein, fu proiettata l'immagine di Silvio Berlusconi? Adesso quell'esclamazione diventata virale, "Che figura di merda", dà il titolo al libro più intimo e confidenziale che il giornalista potesse concepire. Edito da Giraldi (pp. 174, Collana Protagonisti, 16 euro), sarà in libreria dal 20 aprile ma già da venerdì 10 aprile disponibile in ebook (13,99 euro).
    Il giornalista - 89 anni il prossimo 24 giugno -, alle soglie della ritrovata libertà, con lo sguardo rivolto all'imminente scadenza degli arresti domiciliari, si concede una lunga cavalcata retrospettiva e insieme un'incursione nel futuro.
    Emilio Fede immagina come potrebbe essere il suo funerale nella sua amata Napoli - città in cui vive la moglie Diana - sul lungomare Caracciolo: qua e là, pagina dopo pagina, descrive il corteo in mezzo al quale si vedono spuntare tanti cartelli. Sono richieste - di lavoro, spesso, o di una "buona parola" - ma anche commenti, esclamazioni, ricordi che scandiscono, come fossero "segnalibri" di questo memoir, i momenti della vita, le polemiche, l'eco lontana o vicina della ingratitudine, degli affetti, filo rosso di tante storie nel viaggio della vita.
    Un'occasione, offerta ai lettori, di scoprire non solo il Fede del Bunga Bunga e di Ruby Rubacuori, del forte legame con Silvio Berlusconi e della frequentazione con "mamma Rosa". Non solo il Fede dei 21 anni in Fininvest, venti dei quali alla direzione del Tg4. Ma anche il giornalista di trincea, armato di Lettera 22, alla guida di Studio Aperto quando per la prima volta andavano le immagini della guerra del Golfo, nel 1991. E, prima ancora, inviato speciale della Rai. Ma in queste pagine - nelle quali ripercorre l'adolescenza, l'amore per l'informazione, il vizio del gioco, l'incontro con Berlusconi, il successo, il Bunga Bunga, la caduta, l'emarginazione, i ricordi, che possono lenire o possono bruciare - Emilio Fede non vuole piacere per forza: il ruolo di personaggio scomodo e antipatico ai più non lo fa sentire a disagio. Vuole solo essere creduto. (ANSA).
   

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