Cultura

Arundhati Roy, non accetto confini

Serata evento a Roma per nuovo libro autrice indiana

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - "Come donna e come scrittrice i confini nazionali non lì accetterò mai, qualunque essi siano".
    Lo ha detto la scrittrice indiana Arundhati Roy, protagonista di una serata evento all'Auditorium parco della musica di Roma con il suo nuovo atteso romanzo 'Il ministero della suprema felicita'' pubblicato da Guanda a vent'anni dal 'Dio delle piccole cose'.
    "Questo tema dei confini appartiene a tutte le creature viventi, comprese le oche selvatiche. Il mio libro è il tentativo esplicito di violare i confini. Tutti i confini, tra uomini e animali, tra vivi e morti" ha spiegato la scrittrice e attivista super applaudita parlando del suo "romanzo- mondo" come lo ha definito il presidente Guanda Luigi Brioschi.
    "Dobbiamo ripensare cosa significa oggi essere umani e ricordare che non siamo l'unica specie che popola il pianeta" ha sottolineato la Roy nel lungo dialogo con Marino Sinibaldi in questa serata- anteprima di 'Libri Come' di cui ha annunciato il tema: felicità.
    Come scrittrice e come attivista la Roy "ha voluto piantare una specie di bandiera per dire: 'non vi permetto di dimenticare le storie degli ultimi che vengono rapidamente cancellate dalla cultura corrente".
   

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