Cultura

Voce uomo ad attrice trans, polemica sul doppiaggio italiano

Guardian rilancia le accuse sul film 'Una donna promettente'

Redazione Ansa

LONDRA - E' polemica sul doppiaggio italiano di 'Una Donna Promettente' (in lingua originale 'Promising Young Woman'), film americano di Emerald Fennell nel quale la voce dell'attrice trans Laverne Cox è stata affidata a un attore uomo: Roberto Pedicini. La vicenda viene rilanciata dal Guardian, che fa eco all'oltraggio fra gli altri di Vittoria Schisano, celebrità televisiva e attrice trans italiana secondo la quale la scelta di un tono maschile particolarmente basso e profonda appare una forma di caratterizzazione forzata. "E' offensivo, se fossi in lei (la Cox) mi sentirei bullizzata", ha commentato al giornale britannico Schisano, che alla stessa attrice ha dato voce nel documentario Amend, prodotto da Netflix. Il Guardian sottolinea come non sia la prima volta che "l'Italia maltratta" Laverne Cox, già doppiata da un uomo, Andrea Lavagnino, nei panni di altri personaggi in almeno tre diverse pellicole. Ma punta il dito anche contro l'industria cinematografica di altri Paesi europei, in particolare Germania e Spagna, che hanno fatto esattamente la stessa cosa. Una portavoce di Universal Pictures International, che ha prodotto 'Promising Young Woman', la cui uscita in Italia è slittata al 24 giugno, ha da parte sua fatto ammenda di fronte alle denunce del mondo Lgbt. "Siamo estremamente grati a Laverne e alla comunità transgender per averci aperto gli occhi su pregiudizi che mai noi, come tanti altri nel nostro settore, avevamo colto", ha dichiarato. "Per quanto non ci siano state intenzioni malevole dietro questo errore, stiamo lavorando coscienziosamente per porvi riparo e abbiamo iniziato a ridoppiare la voce di Ms Cox con quelle di attrici donne nei territori della nostra distribuzione internazionale", ha fatto poi sapere la major Usa, riservandosi di annunciare le date delle uscite di nuove versioni rivedute e corrette del film in lingua non originale. "Ci scusiamo - ha concluso Universal - per il dolore arrecato e ci stiamo adoperando perché simili errori non accadano più nei nostri progetti futuri". 
   

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