Cultura

Una spilla di Mimmo Paladino per ricordare 700 anni di Dante

L'artista campano venerdì riceve laurea honoris causa a Bologna

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 12 MAG - E quindi uscimmo a riveder le stelle: Dante lascia l'Inferno e volge gli occhi verso il cielo stellato. È un respiro di bellezza, un'immersione nell'infinito dopo le fiamme e i dannati. Ed è anche il verso a cui si è ispirato l'artista Mimmo Paladino per disegnare Dante "prezioso" 1321-2021,una spilla elegante, in edizione limitata, un omaggio a Dante nell'anno di Dante, realizzata dal designer veneto Cleto Munari.
    Smalto blu cobalto per il cielo che richiama quello dipinto da Giotto nel soffitto della Cappella degli Scrovegni a Padova; diamanti per le stelle, filigrana d'oro per il profilo ruvido e riconoscibilissimo del sommo Poeta: è lo stesso artista campano - che venerdì prossimo, 14 maggio, riceverà la laurea honoris causa in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo all'Università Alma Mater di Bologna per i 50 anni del Dams - a raccontare la nascita del progetto, il suo amore per Dante, l'amicizia con Cleto Munari in una video-intervista inedita che fa parte del progetto Stanze Italiane, la nuova piattaforma web ideata dal direttore dell'Istituto Italiano di Cultura di New York, Fabio Finotti, a poche settimane dal suo insediamento nella sede su Park Avenue.
    Nella Stanza di Dante, appunto, è già disponibile la conversazione a cui partecipano Mimmo Paladino, Cleto Munari e lo stesso direttore dell'IIC NY, Finotti.
    L'idea di una spilla d'artista per commemorare i 700 anni dalla scomparsa del loro avo nasce da un'ispirazione dei conti Francesca e Pieralvise Alighieri, ultimi discendenti di Dante, Si rivolgono così all'amico Cleto Munari, famoso designer e creatore di opere d'arte esposte nei più importanti musei del mondo, tra cui il Metropolitan e il MoMa di New York. Per portare a termine un progetto così ambizioso, Munari deve trovare un artista all'altezza del compito, pensa a Mimmo Paladino, che accetta l'idea e si mette a lavoro. Ci vorranno due anni di disegni e progettazione prima che Paladino annunci a Munari che il progetto è finalmente finito: "Cinque bozzetti di una spilla che sono certo riuscirà a concretizzare una delle immagini più famose della Divina Commedia", scrive Mimmo Paladino che ha in mente l'iconico verso di chiusura alla cantica infernale E quindi uscimmo a riveder le stelle. Nei bozzetti si riconosce il profilo aquilino di Dante Alighieri con il volto alzato, colto nel momento in cui, uscendo dall'Inferno, si lascia alle spalle fiamme e tenebre per rivedere finalmente il cielo. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it