Cultura

Datamediahub, quanto e come si è parlato di Dua Lipa & gli Uffizi

Visita guidata, il 29 maggio scorso, da parte del direttore Eike Schmidt, agli Uffizi per la regina del pop

Datamediahub, la grafica dell'analisi

Redazione Ansa

La visita guidata, il 29 maggio scorso, da parte del direttore Eike Schmidt, agli Uffizi per la regina del pop Dua Lipa ha avuto un ampio eco mediatico, come del resto era già avvenuto nel luglio del 2020 quando Chiara Ferragni era stata protagonista della stessa operazione di influencer marketing.

Obiettivo dichiarato sfruttare la popolarità e l’ampissimo seguito sui social della cantante per avvicinare i giovani all’arte e naturalmente in particolar modo al museo fiorentino.

Ecco che allora ANSA e DataMediaHub hanno analizzato le conversazioni online (social + news online + blog e forum) dal 25 al 31 maggio per verificare quanto e come effettivamente abbia colpito nel segno, o meno, la visita di Dua Lipa agli Uffizi.

Nel periodo preso in esame, in italiano, le citazioni online relative a Dua Lipa sono state circa 9mila. Quelle per Uffizi 1.500. Tale volume di conversazioni ha coinvolto (like + reaction + commenti e condivisioni) 71mila persone relativamente alla cantante, e poco meno di 14mila per quanto riguarda il museo.

Risulta superiore la portata potenziale, la cosiddetta “opportunity to be seen”, relativa agli Uffizi poiché tutta l’informazione online ha dato molto risalto alla visita al museo, stressando giustamente innumerevoli capolavori della Galleria. E infatti sia un articolo di Repubblica che uno proprio di ANSA sul tema risultano essere tra i contenuti che maggior coinvolgimento hanno generato.

Dall’analisi specifica su Facebook e Instagram, le due piattaforme social con milioni di utenti nel nostro Paese, i post di Dua Lipa relativi alla sua visita al museo non risultano essere quelli che hanno creato maggior engagement. Su Facebook genera maggior coinvolgimento un video di due giorni fa in cui la cantante pratica yoga, mentre su Instagram, dove la cantante ha circa 84 milioni di follower contro i circa 12 milioni di Facebook, il post del backstage a Milano, la foto dal terrazzo a Portofino e il video di un balletto da lei eseguito generano decisamente più engagement del carosello di foto sulla vita agli Uffizi.

Le persone che hanno creato e/o interagito online con contenuti relativi a Dua Lipa e Uffizi sono state in netta prevalenza giovani, con coloro di età compresa tra 18 e 24 anni ad essere la quota maggiore di chi ha conversato online sul museo.

Se dunque, come abbiamo visto, l’obiettivo era quello di far avvicinare i giovani alla Galleria questo parrebbe essere stato centrato, ma la quantità di persone coinvolte al riguardo è modesta, e anche i picchi di conversazioni su Dua Lipa sono nei giorni precedenti alla sua visita al museo mentre era in Italia a fare tutt’altro.

Certo resta l’eco creato dai media online ma a giudicare dai numeri sui social l’impatto non pare gran cosa. Ad esempio, il post di ANSA al riguardo ha avuto 12 condivisioni su Twitter, e 45 su Facebook dove ha raccolto meno di 2mila mi piace e 830 commenti. Numeri che è difficile giudicare eccezionali rispetto a quelli che solitamente vediamo dalle nostre analisi.

Insomma, il verdetto finale sulla bontà dell’operazione di influencer marketing lo sanciranno le vendite di biglietti del museo ai giovani, ma di fatto già nel 2020 la medesima operazione con Chiara Ferragni non aveva visto il museo collocarsi nel top 10 mondiale per biglietti venduti nell’anno che vedeva in prima posizione il Louvre con 2,7 milioni di biglietti staccati nonostante la pandemia, piuttosto che il Museo Vaticano a 1,3 milioni, stando ai dati del “The Global Attractions Attendance Report”.

 

 

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