Cronaca

Giornata persone sordocieche, inclusione

Uici, ma anche autodeterminazione e autonomia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 GIU - Inclusione sociale, autonomia e autodeterminazione, ma soprattutto un cambiamento culturale.
    Sono le istanze emerse durante un convegno organizzato alla Sala Zuccari del Senato dall'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (Uici) in collaborazione con la Lega del Filo d'Oro in occasione della II Giornata Nazionale delle persone sordocieche, istituita dall'Unione Europea dei Sordociechi (Edbu) che si celebra oggi. Sono 189 mila secondo uno studio dell'Istat in collaborazione con la Lega del Filo d'Oro, le persone affette da problemi legati sia alla vista che all'udito. Circa 108 mila persone sono confinate in casa, non essendo in grado di provvedere autonomamente a se stesse a causa di altre gravi forme di disabilità che spesso si aggiungono ai problemi di vista e udito. Dallo studio emerge, inoltre, che il 64,8% delle persone sordocieche è donna, mentre l'87,9% ha più di 65 anni. Il 31,2% vive nelle regioni del Nord, il 30,6% vive in quelle del Sud, il 21,4% nel Centro e il 16,8% nelle Isole.
   

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