Cronaca

Dj Fabo, Cappato: mio dovere aiutarlo

'Ma non ho rafforzato intento, diceva si sarebbe fatto sparare'

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 13 DIC - Le persone "sottoposte a sofferenze terribili con malattie irreversibili", come Fabiano Antoniani, noto come dj Fabo morto con il suicidio assistito in Svizzera, hanno "il diritto di scegliere come morire, è un diritto umano fondamentale" e "per me era un dovere aiutare Fabiano, sono responsabile di averlo aiutato". Lo ha detto, interrogato nel processo per aiuto al suicidio, Marco Cappato, precisando però di non aver "rafforzato il suo intento". Fabo, ha raccontato, "mi diceva 'se non mi aiuti, uno che mi spara lo trovo'".
   

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