(ANSA) - NAPOLI, 25 FEB - A mettere nei guai i cosiddetti
"furbetti del cartellino" dell'ospedale "Loreto Mare" di Napoli,
dove ieri 55 dipendenti sono stati raggiunti da un'ordinanza di
arresti domiciliari (quasi tutti però dovranno recarsi al
lavoro) è stata anche la tecnologia.
Non solo attraverso i tradizionali appostamenti, pedinamenti
e intercettazioni telefoniche i carabinieri del Nucleo
antisofisticazioni e sanità sono riusciti a stabilire che alcuni
degli indagati non erano in ospedale, dove però la loro presenza
era stata "certificata" invece da altri colleghi che avevano
'strisciato' i loro badge.
I militari hanno ricostruito gli spostamenti seguendo la
'scia' lasciata dai loro telefonini, che nel corso della
giornata hanno agganciato diverse celle telefoniche. L'inchiesta
è partita nel 2014 a seguito di un esposto anonimo contro tre
medici che erano impiegati in ospedale con il "regime di
esclusività", che non consente di poter svolgere attività
privata.
Furbetti cartellino,traditi dal telefono
Ricostruiti i loro spostamenti mediante le 'celle' telefoniche