Cronaca

Siria: soccorritore, da Omran né una lacrima né una parola

Parla paramedico che lo ha salvato, 'colpito dal suo silenzio'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 AGO - Quel dolore senza lacrime né urla. E' il silenzio di Omran Daqneesh, il bimbo siriano diventato simbolo della tragedia di Aleppo, che ha colpito il mondo intero. E che per primo ha colpito Ammar Hammami, il paramedico che lo ha strappato alle macerie e portato in braccio fino all'ambulanza.
    "È la prima volta che vedo un bambino come lui. In genere quando i bambini sopravvivono a un bombardamento, poi piangono, le loro voci riempiono tutto. Questo bambino non parlava - ha raccontato il paramedico in un'intervista diffusa dall'Ap -.
    L'ho portato in ambulanza e ho cercato di parlarci, ma non ha detto una parola. Niente. Alla fine ha chiesto: 'Dove sono mia madre e mio padre?'. Questo è tutto quello che ha chiesto".
    "Voglio ricordare al mondo - ha poi proseguito Hammami - che Omran non è il primo bambino ferito nei bombardamenti russi su Aleppo. Ogni giorno ci sono morti e feriti qui, ad Aleppo, feriti dagli stessi bombardamenti aerei russi". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it