Sicilia

Russo Alesi al Parenti, Cuore di Cactus per non dimenticare

Per i 50 anni del teatro, a 30 dalla chiusura del giornale L'Ora

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 28 APR - "È una serata speciale che ci permette di fare un bilancio. Un momento di confronto collettivo con la nostra storia, con sentimenti che non sono sepolti perché le ferite rimangono aperte. Sono stati eventi drammatici e non bisogna abbassare la guardia, dobbiamo raccontare a chi non lo sa e ai giovani che cosa è successo, chi è morto per cosa".
    L'attore Fausto Russo Alesi spiega così l'attualità dello spettacolo-lettura Cuore di Cactus, in scena martedì 2 maggio alle 21.15 al Teatro Parenti di Milano, con musiche di Giovanni Vitaletti.
    Il testo è tratto dal libro Cuore di Cactus di Antonio Calabrò, presidente della Fondazione Pirelli. È un adattamento per la scena che viene riproposto dopo dodici anni, in occasione dei cinquant'anni del Teatro Parenti e a trent'anni dalla chiusura del giornale siciliano L'Ora.
    "II testo - spiega Fausto Russo Alesi - è una biografia civile. Calabrò lo scrive a Milano dopo avere lasciato la Sicilia in seguito all'uccisione dell'amico commissario Ninni Cassarà. Racconta gran parte della nostra storia, dagli anni '50 fino al 1992. L'Ora è stato molto di più che il giornale dell'antimafia, un giornale di resistenza in una terra difficile come la Sicilia".
    L'attore palermitano sottolinea che "le tematiche sono assolutamente universali". "Questo testo - dice - nasce in una notte di qualsiasi tempo, in cui si fanno i bilanci tra presente e passato verso il futuro. È un tema universale: partire dalla propria terra che ti impedisce di volare nei tuoi sogni e andare a cercare altrove, guardando con il coraggio della distanza le proprie radici. L'altra strada è quella di restare e cercare di combattere in quel luogo. Ci sono i siciliani di scoglio che rimangono aggrappati pur soffrendo e i siciliani d'alto mare che in modo inquieto, doloroso, decidono di lasciare". (ANSA).
   

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