Sicilia

Indagato il comandante della Sea Watch

Da Pm Agrigento per favoreggiamento immigrazione clandestina

Redazione Ansa

La procura di Agrigento convalida il sequestro della Sea Watch 3 e indaga il comandante per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Salvini è convinto che andrà diversamente rispetto alla Mare Jonio, subito dissequestrata. 'Conto che questo sia stato l'ultimo viaggio illegale di questa nave fuorilegge'. Sulle accuse al pm Patronaggio, scontro con l'Anm: 'Delegittima la magistratura. Intanto, critica il titolare del Viminale il vescovo di Mazara del Vallo Mogavero: 'Non può dirsi cristiano'. Lui replica: ''Testimonio la fede combattendo gli schiavisti'.

"Nessuno mette in discussione" il lavoro dei magistrati: "ho pieno rispetto delle indagini e prendo atto con soddisfazione che è stato indagato il comandante della Sea Watch per favoreggiamento, a riprova del fatto che non è una fantasia quello che denuncio da mesi. Questi sono aiutanti degli scafisti e spero che la procura vada fino in fondo" Lo ha detto Matteo Salvini al Forum ANSA ribadendo che ci sono "evidenze di connivenze tra trafficanti di esseri umani e aiutanti di esseri umani". "Conto - ha aggiunto - che questo sia stato l'ultimo viaggio illegale di questa nave fuorilegge"

La Procura di Agrigento ha iscritto sul registro degli indagati, con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il comandante della nave Sea Watch 3: Arturo Centore. Il provvedimento è stato notificato dalla Guardia di finanza nel momento del sequestro probatorio della nave della Ong. Centore, che ha nominato come difensori gli avvocati Leonardo Marino e Alessandro Gamberini, è il primo indagato dell'inchiesta che era stata aperta, in un primo momento, contro ignoti.

Le recenti dichiarazioni del ministro dell'interno "delegittimano la magistratura, alludendo a decisioni assunte in base ad orientamenti politici, e sembrano approvarne o meno l'operato a seconda del contenuto. Hanno inoltre innegabile carattere intimidatorio rischiando di suscitare un clima di avversione nei confronti dei singoli magistrati e della Istituzione tutta". Lo affermano in una nota la Giunta esecutiva centrale e quella di Palermo dell'Anm, facendo implicito riferimento al caso Sea Watch.


   

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