Sicilia

Mafia: no dissequestro beni Ciancimino

Cassazione accoglie ricorso Procura generale contro Zummo

Redazione Ansa

(ANSA) - PALERMO, 24 APR - Non verrà restituito al costruttore Francesco Zummo il patrimonio di circa 200 milioni di euro che gli venne sequestrato dalla Dia nel 2010. Dopo la decisione della corte d'appello di dissequestrare l'enorme tesoro accumulato dal costruttore, ritenuto tra i riciclatori dei soldi sporchi accumulati dall'ex sindaco mafioso Vito Ciancimino, la Procura generale fece ricorso in Cassazione.
    L'impugnazione portava le firme dei pg Mirella Agliastro e Luigi Patronaggio, ora procuratore di Agrigento.
    La Suprema Corte ha accolto il ricorso e ha rinviato il processo alla corte d'appello di Palermo che dovrà pronunciarsi nuovamente. Zummo, assolto dalle accuse di favoreggiamento e associazione mafiosa, è stato sottoposto alla misura della sorveglianza speciale per 5 anni perché ritenuto socialmente pericoloso proprio per i suoi legami con Ciancimino e con il clan mafioso della Noce. Ad accusarlo, lo stesso figlio di don Vito, Massimo, e il pentito Francesco Di Carlo.
   

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