(ANSA) - PALERMO, 8 SET - Non è mai esistito il "papello" con
la richiesta di benefici da concedere a Cosa nostra nell'ambito
di una "trattativa" tra Stato e mafia. E false sono tutte le
altre ricostruzioni, proposte da Massimo Ciancimino, degli
incontri del padre Vito con gli uomini del Ros. Nelle sue
dichiarazioni spontanee in aula il generale Mario Mori ha
cercato di demolire, punto per punto, le dichiarazioni di
Caincimino jr, a partire dal "papello". "Questa affermazione -
ha detto l'ufficiale - è completamente inventata. Se Vito
Ciancimino mi avesse mostrato un qualsiasi documento che,
asseritamente ovvero per mia deduzione, avrebbe potuto essere
attribuito a esponenti mafiosi, l'avrei immediatamente
sequestrato: in quel momento avrei conseguito il risultato che
mi ripromettevo dal rapporto con Ciancimino che, costretto ad
ammettere un suo diretto contatto con Cosa nostra, sarebbe stato
poi obbligato in qualche modo a collaborare per evitare la
detenzione".
Mori, il "papello" non è mai esistito
Generale smentisce ricostruzioni Massimo Ciancimino