Sardegna

Terrorismo di matrice fascista, 4 arresti in Sardegna

Tre le persone in carcere e una ai domiciliari, oltre a 11 indagati, nell'ambito dell'operazione "Reazione" dei Carabinieri del Ros e altri comandi

Redazione Ansa

Sono tre le persone finite in carcere e una ai domiciliari, oltre a 11 indagati, nell'ambito dell'operazione "Reazione" dei Carabinieri del R.O.S.in collaborazione con il Comando Provinciale di Nuoro, lo Squadrone Eliportato Cacciatori "Sardegna", il 11° Nucleo Elicotteri di Elmas ed il Nucleo Cinofili.

Secondo quanto emerso dalle indagini il gruppo neofascista, attivo in particolare nel Nuorese e nel nord Sardegna sotto la sigla Fronte Legionario Sardo, aveva messo in atto numerosi atti intimidatori (compiuti anche con armi ed esplosivi), anche ai danni del sindaco di Torpè e diversi altri amministratori della Baronia, con l'invio di minacce di morte e proiettili calibro 7.65 in occasione delle elezioni, con una chiara indicazione: "non andate a votare".

Le indagini erano partite nel maggio 2019 attorno al sedicente Fronte, che secondo gli investigatori agiva per il controllo del territorio, procurandosi il denaro con la coltivazione e lo spaccio di marijuana e con le rapine. Secondo l'impianto accusatorio ai vertici c'era Ananio Manca che era diventato nel territorio polo aggregativo per numerose ulteriori soggettività aderenti ad ideologie di estrema destra, tra cui spiccavano i cugini Angelo e Niccolò Sulas. L'obiettivo era ricreare anche un milizia armata e il gruppo si era dotato anche di un simbolo. A vario titolo sono stati contestati i reati di associazione con finalità di eversione, ricostituzione del disciolto partito fascista, ma anche l'associazione finalizzato allo spaccio e alle rapine.

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