Sardegna

Ok a concessioni balneari sino al 2033

Tra le ultime regioni a recepire la legge del 2018

Redazione Ansa

Via libera della Regione alla proroga delle concessioni demaniali marittime per quindici anni. Il direttore generale degli Enti locali, Umberto Oppus, ha firmato la determinazione con cui la Sardegna recepisce quanto previsto nella legge statale di Bilancio del 2018 varata dall'allora governo giallo-verde. E cioè: l'estensione fino al 2033 delle concessioni, a beneficio dei titolari di stabilimenti balneari. L'Isola è una delle ultime regioni costiere italiane ad adeguarsi alla legge approvata durante il primo governo Conte e fortemente voluta dall'allora ministro del Turismo Gian Marco Centinaio (Lega). Un provvedimento molto contestato perché non tiene conto della direttiva Ue Bolkestein del 2006 che favorisce una reale concorrenza nel settore delle concessioni pubbliche.

SANNA, DIAMO CERTEZZA A OPERATORI - "Sgomberato il campo dai dubbi di compatibilità fra la legge dello Stato e la direttiva Bolkestein, abbiamo sciolto ogni riserva". Così l'assessore degli Enti locali Quirico Sanna che oggi ha disposto l'emanazione della determinazione con la quale la Regione Sardegna, recependo quanto stabilito nella legge statale del 30 dicembre 2018, proroga fino al 2033 le concessioni demaniali marittime. "La volontà della Regione è sempre stata, sin dall'inizio, quella di superare la condizione di incertezza generata dalla direttiva europea e oggi lo abbiamo fatto - ha aggiunto - la proroga di quindici anni restituisce certezze agli operatori, in un quadro dove il rischio era quello della paralisi degli investimenti". "Allo stesso tempo - conclude - rispondiamo alla necessità dei Comuni, chiarendo espressamente i termini dell'applicazione della legge e dando precise indicazioni operative".
   

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