(ANSA) - CAGLIARI 15 MAR - Opere d'arte realizzate con la
cenere. E con le foglie di palma bruciate. Si chiama proprio
"Senne" - cenere in dialetto tabarchino - la mostra presentata
da Alessandro Biggio, 43enne artista cagliaritano di origini di
Calasetta, oggi alla Cartec, la galleria comunale d'arte dei
Giardini pubblici.
Apertura al pubblico da domani: i lavori esposti potranno
essere ammirati sino al prossimo 13 maggio. "Da tanto tempo non
esponevo a Cagliari - ha detto Biggio nella conferenza stampa di
presentazione della mostra -. La scelta della cenere? Non c'è
una elaborazione teorica, ma molto istinto. Una bellissima sfida
perché modellare la cenere con le mani, per la consistenza della
materia, non è facile".
Un materiale difficile da trattare anche nel suo valore
simbolico dal momento che è spesso associato al ciclo di vita e
di morte. E a elementi mitologici (araba fenice) e religiosi
(cospargersi il capo di cenere).
Suggestiva e in qualche modo ideale l'esposizione proprio nel
museo-cava usato come rifugio nella seconda guerra mondiale. "Le
opere - ha detto Paola Mura, direttrice dei musei civici - usano
leggerezza, trasparenza, fragilità, inconsistenza, luce e ombra
per comprendere in un'opera totale lo spazio in un'adesione
quasi viscerale ai limiti imposti che rovescia come in un
paradosso la debolezza in forza".
In alcune opere - ha ricordato Biggio - è evidente
l'accostamento alle tradizioni culinarie sarde con riferimento
alla cottura della "cordula", le interiora di agnelli o
capretti.
Nella prima sala si possono ammirare le sculture in cenere su
basamento di legno in faggio. Il cuore dell'esposizione è nelle
grotte con l'installazione delle grandissime foglie di palma
sospese per aria. Nelle ultime sale ancora sculture e poi la
cenere adagiata su tele bianche e nere quasi come in un
dipinto.(ANSA).
Opere d'arte realizzate con la cenere
Tra lavori in Galleria Cagliari anche foglie di palme bruciate