Sardegna

Manovra: PdS, risposte timide su lavoro

Esponenti maggioranza incalzano, più risorse e capacità di spesa

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 27 NOV - "Le prime prese di posizione dell'Esecutivo regionale sul tema del lavoro appaiono insufficienti e insoddisfacenti: incerto il quantum, incerta la fonte finanziaria, totalmente ignorata la problematica della spesa. E quel che è peggio registriamo la mancanza di concertazione e di condivisione". Nel giorno della mobilitazione della Cgil che sollecita un piano straordinario per il lavoro da 100 milioni, il partito dei Sardi fredda al Giunta e in particolare l'assessore della Programmazione, Raffaele Paci, che aveva teso una mano agli alleati parlando di un "pacchetto strutturato" per l'occupazione da discutere all'interno della Finanziaria 2018.
    Gianfranco Congiu, Augusto Cherchi, Roberto Desini, Piermario Manca, Alessandro Unali ricordano che il PdS ha proposto un suo piano straordinario per l'occupazione e un fondo rotativo da 100 milioni, affidato ad una gestione commissariale, "per progetti di interesse locale da attivare di concerto con gli enti locali mediante impiego di lavoratori disoccupati, inoccupati o comunque espulsi dal mondo del lavoro". Il tema è duplice: risorse e procedure di spesa. "Troppe volte - spiegano gli esponenti critici della maggioranza - abbiamo visto un Consiglio mobilitato per reperire mezzi finanziari, anche straordinari, ma con un risultato di spesa assolutamente insoddisfacente. I soldi o non arrivano a destinazione o vi arrivano tardi. Questi sono i dati che abbiamo consegnato alla discussione politica e dai quali occorre partire. Non si pensi che il problema sia solo di carattere finanziario né si pensi di relegare il tema del lavoro ad una semplice ridistribuzione delle risorse".(ANSA).
   

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