Sardegna

PdS, pronta battaglia su Agenzia Entrate

"Serve presa di posizione da parte di tutti i sardi"

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 24 OTT - Il Partito dei Sardi è pronto a dare battaglia sull'Agenzia sarda delle entrate, soprattutto nel caso in cui la Corte Costituzionale accolga il ricorso del Governo contro la legge istitutiva dell'Agenzia Sarda delle entrate (Ase), bocciando la norma su una futura contabilizzazione delle entrate tributarie.
    Dopo avere esposto in Consiglio regionale uno striscione con la scritta "I soldi dei sardi alla Sardegna" e realizzato un flash mob fuori dal palazzo con alcuni volantini con su scritto "Boga sa manu" all'indirizzo dello Stato, nel giorno in cui si è tenuta l'udienza sull'Ase davanti alla Consulta, il PdS sollecita una forte presa di posizione da parte di tutto il centrosinistra e di tutti i sardi in difesa di "un punto decisivo per il futuro della Sardegna e dell'autodeterminazione che i sardi vogliono perseguire".
    "Il conflitto esiste visto che il Governo non ha ritirato ricorso - ha tuonato il segretario nazionale Franciscu Sedda in una conferenza stampa che ha preceduto la direzione nazionale del partito alla presenza del presidente Paolo Maninchedda - bisogna cogliere l'occasione per ribadire che è una legge che rappresenta tutti i sardi e i diritti dei sardi. Non capiamo a chi convenga questo silenzio e forse qualcuno ha paura che c'è una forza che cresce e lo fa a carte scoperte: noi giochiamo al rialzo. Fino ad oggi lo abbiamo fatto in stile garbato, forse occorre iniziare ad agire e a premere sull'acceleratore".
    "Da giugno stiamo sollecitando attenzione su questo tema - ha spiegato il capogruppo in Consiglio regionale, Gianfranco Congiu - il Governo ha dato un'inutile prova di forza con il ricorso .
    Un atteggiamento dispotico da parte dello Stato, soprattutto all'indomani del referendum per aprire trattativa su temi già scanditi dalla carta costituzionale. Ci aspettiamo che già da domani riprenda il confronto sull'Agenzia sarda delle entrate".(ANSA).
   

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