Sardegna

Cagliari guarito da mal di trasferta

Dopo prova con Sampdoria subito test di conferma a Crotone

Redazione Ansa

Un gol e un punto in trasferta: il Cagliari non segnava e non vinceva o pareggiava da più di due mesi. Un piccolo passo avanti in classifica che vale molto per due motivi. Primo, per la matematica: ora la squadra di Rastelli è salita a +14 lunghezze dalla terzultima, il Palermo. Si è invece avvicinato il Pescara trascinato dagli ex Cerri e Zeman: gli abruzzesi sono in prospettiva gli avversari più pericolosi, ma a distanza abissale, -16. Secondo, per il morale: il Cagliari ha recepito bene l'invito del mister alla vigilia ("giocate come se foste in casa") e forse ha finalmente capito che atteggiamento assumere lontano dal Sant'Elia.

Ieri, ad esempio, se si fanno bene i conti, i rossoblù hanno rischiato più di vincere che di perdere. Vero, nel bilancio c'e il palo della Sampdoria a meno due dal novantesimo. Ma c'è anche il gol annullato a Ibarbo con i cagliaritani che ancora si stanno chiedendo perché.

Condotta di gara coraggiosa ed esemplare: in una partita il Cagliari ha collezionato forse più occasioni da rete rispetto a tutte le altre trasferte messe insieme. Altre sorprese: la promozione tra i pali di Gabriel ed il primo gol di Isla con la maglia rossoblu. Ora anche i numeri si stanno mettendo a posto.

Il Cagliari da ieri non è la squadra con più sconfitte in trasferta. E, per le reti subite, è di nuovo ultimo, ma in compagnia dell'insospettabile Genoa (fatale il 5 a 0 di ieri) e del Pescara. Un segnale chiaro sui progressi della difesa e degli equilibri tattici più in generale: l'ultima volta che i rossoblù hanno preso tre gol (con il Sassuolo) risale a prima di Natale. Da allora un ritmo "normale" con uno, massimo due gol presi a partita. Ora nuovo viaggio a Crotone: nella sua seconda trasferta di fila il Cagliari è chiamato a dimostrare che quello di ieri non è stato soltanto un episodio.

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