Sardegna

Coldiretti, porcetto varchi il Tirreno

Pressing associazione per riaprire esportazioni carni maiale

Redazione Ansa

(ANSA) - CAGLIARI, 22 SET - "Il successo dell'Expo ha dimostrato ancora una volta che le aziende sarde sono pronte per esportare la carne di maiale. Non ha più senso il divieto per il termizzato e per la lunga stagionatura". Coldiretti di nuovo all'attacco contro l'embargo sul porcetto. "La deroga concessa per l'Expo di Milano è molto restrittiva - denuncia il presidente regionale dell'associazione Battista Cualbu - è previsto che i lotti eventualmente non consumati debbano essere smaltiti in loco o rispediti in Sardegna. Adesso è necessario fare un passo in avanti e consentire la libera circolazione della carne di maiale termizzata e pure quella a lunga stagionatura. Per arrivare in Expo i suini termizzati hanno superato positivamente tutti i controlli possibili e immaginabili. Stiamo parlando di un prodotto sano, controllato e addirittura sterilizzato".

Coldiretti ricorda che in base alle norme vigenti la carne cotta a 80 gradi al cuore e i salumi senza osso con almeno 140 giorni di stagionatura, oppure con 190 giorni con osso, si possono esportare anche da luoghi come la Sardegna dove è presente la peste suina. "I tempi sono maturi per attuare questa norma - sottolinea il direttore Luca Saba - Non possiamo tornare indietro, sarebbe una bocciatura per chi lavora seriamente". Secondo i dati dell'organizzazione, in Sardegna ci sono 10mila aziende suinicole "con standard superiori alla media europea" e si producono ogni anno circa un milione di porcetti, dando lavoro a circa 2.500 persone.
   

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