Sardegna

Giro: Aru leader, primo sardo in rosa

Contador attardato da una caduta, ora secondo a 19"

Redazione Ansa

(ANSA) - JESOLO (VENEZIA), 22 MAG - Fabio Aru diventa il primo ciclista sardo in maglia rosa. Al termine della 13/a tappa del Giro d'Italia, vinta allo sprint da Sacha Modolo sul traguardo di Jesolo, in Veneto, il leader dell'Astana ha approfittato della caduta in cui a 3,5 km dal traguardo è stato coinvolto Alberto Contador, che è arrivato al traguardo attardato. Aru ha preso 36" sullo spagnolo, che ora è secondo in classifica a 19" dallo scalatore di Villacidro. Terzo un altro spagnolo, Mikel Meana Landa, a 1'14". L'australiano Richie Porte ha perso ulteriore terreno dal vertice, sprofondando nella graduatoria, alla vigilia della cronometro di Valdobbiadene (Treviso) a oltre 5'. Risale, invece, il colombiano Rigoberto Uran Uran, che adesso si trova a 2'02".

ARU, "GRANDE EMOZIONE". "Per me è una grande emozione, per la quale devo ringraziare una grande squadra come l'Astana. Non c'è un giorno sbagliato, ogni momento è buono per indossare la maglia rosa al Giro d'Italia. Ieri è stata una giornata difficile per me, ma oggi stavo meglio. Ringrazio i compagni, perché mi hanno permesso di trovarmi davanti mentre si verificava la caduta. Io sono riuscito a evitarla e in quel momento ho pensato solo a tagliare il traguardo. Il resto l'ho appreso dopo. E' stata una giornata durissima, il percorso era piatto, ma pieno di rotatorie, era facile scivolare e rovinare tutto in un attimo, ho cercato di restare sempre davanti proprio per evitare contrattempi. Ho dovuto pedalare a tutta, perché la media era altissima". Aru adesso è proiettato alla cronometro di domani che di certo non lo favorisce: il sardo non è uno specialista delle corse contro il tempo, cercherà di limitare i danni in vista dell'ultima settimana caratterizzata dalle grandi salite. "Ho provato il percorso una sola volta, ma il preparatore Slongo, che abita nei paraggi, l'ha visionato e studiato, me l'ha spiegato praticamente metro per metro. In ogni caso, quella di domani sarà una giornata dura, una tappa molto importante, che va affrontata a tutta, senza pause. Durante l'inverno ho lavorato molto sulle cronometro, ma questa è diversa da tutte le altre. Partirò per ultimo? Non cambia niente". (ANSA).


   

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