Puglia

Consiglio Puglia: A lezione di democrazia da Salvemini

Al via le celebrazioni nel sessantesimo della scomparsa

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 08 NOV - "Commemorare Salvemini con un ciclo d'incontri intitolato 'a lezione di democrazia' è una scelta felice, nel momento in cui la stessa concezione di democrazia viene riletta in chiave non sempre rassicurante". Lo ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, aprendo oggi a Bari nell'aula consiliare il primo appuntamento pubblico del progetto formativo promosso dal Consiglio Regionale nel sessantesimo anniversario della scomparsa del grande meridionalista Gaetano Salvemini.
    Il progetto si articola in tre fasi: la prima al via oggi con oltre 80 insegnanti di quasi 60 scuole di tutte le province pugliesi, è indirizzata ai docenti di ogni ordine e grado e prevede 5 incontri per un totale di 30 ore di formazione, ai fini didattici; la seconda consiste in un percorso formativo per gli studenti; la terza si rivolge alla cittadinanza attraverso convegni aperti al pubblico.
    "Salvemini ha attraversato la storia del '900 - ha spiegato Loizzo - in modo originale e sempre controcorrente. La giustizia, la libertà e la democrazia erano per lui le tre stelle polari da seguire. Ricordare Salvemini oggi, sapendo che alcune delle democrazie esistenti hanno diminuito libertà, garanzie e diritti pur mantenendo un'apparenza democratica, non rappresenta quindi - secondo Loizzo - una pura esercitazione celebrativa. Abbiamo tanto da imparare da lui". "Salvemini vedeva minacciati, compressi e mistificati - ha aggiunto il prof. Sergio Bucchi, dell'Università La Sapienza di Roma - i valori democratici, che rappresentano tuttora la strada da indicare ad una gioventù non disposta a cedere al cinismo e alla scetticismo". Nell'incontro sono inoltre intervenuti Antonio D'Itollo per l'Ufficio scolastico pugliese, il presidente della società filosofica di Bari, Mario De Pasquale, la dirigente della Sezione biblioteca e comunicazione del Consiglio, Anna Vita Perrone, ed il direttore dell'Ipsaic, Vito Antonio Leuzzi.(ANSA).
   

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