(ANSA) - TARANTO, 11 NOV - "L'Ilva o si risana davvero o si
chiude. Il processo in corso innesca la produzione
incontrollabile di inquinanti a struttura molecolare complessa e
sostanze cancerogene persistenti nel comparto acqua-suolo. E'ora
di cambiare". Lo sottolineano una cinquantina di esponenti e
simpatizzanti del Pd di Taranto, compresi l'ex sindaco Giovanni
Battafarano, il consigliere regionale Michele Mazzarano e l'ex
segretario cittadino Tommy Lucarella, in un documento che sarà
portato all'assemblea regionale del partito, in programma nel
pomeriggio a Taranto con il responsabile per il Mezzogiorno in
segreteria nazionale, Nicola Oddati.
"Occorre prioritariamente stabilire, su basi scientifiche -
prosegue il documento - sulla scorta di una Valutazione
preventiva dell'impatto ambientale e sanitario, se e quanto si
può produrre nello stato attuale degli impianti e quanto si
potrà produrre a Piano ambientale realizzato. Chiunque sarà il
gestore degli impianti. Questa sarebbe la vera e unica immunità
accettabile". Le novità tecnologiche, sostengono gli esponenti
Pd, "sono rappresentate dal processo a riduzione diretta, che
consente la trasformazione del minerale di ferro in ferro
spugnoso, detto DRI, prevedendo l'utilizzo di gas naturale. In
tutto il mondo esistono ormai numerosi impianti di questo tipo.
L'ampia disponibilità di gas (Tap e Tempa rossa) offrirebbe una
nuova disponibilità di sviluppo per la Puglia, liberandola dalla
morsa del carbone". (ANSA).