Puglia

Scontro treni: Emiliano, noi parte civile in futuro processo

'Regione disponibile a collaborare con legali parenti vittime'

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 25 OTT - Nell'eventuale processo sullo scontro fra due treni avvenuto lo scorso 12 luglio sulla tratta a binario unico Andria-Corato, in cui sono morte 23 persone, la Regione Puglia si costituirà "parte civile nei confronti di chiunque, fosse anche qualcuno parte della Regione Puglia". Lo ha detto il governatore pugliese Michele Emiliano, precisando che "se per ipotesi vi dovessero essere responsabilità anche da parte di qualcuno di noi, eserciteremo il diritto-dovere di costituirci parte civile, e di approfondire la verità". Oggi, in un incontro sulle stragi da incidenti al quale sono intervenuti alcuni famigliari delle vittime pugliesi, Emiliano ha detto: "Capisco il dramma di chi si sente responsabile di questo incidente, però si devono rendere conto che in questo momento l'unica cosa che può restituire un minimo di fiducia alle persone che hanno patito un evento del genere è ricostruire la verità". Il presidente della Regione ha aggiunto, rivolgendosi ai parenti delle vittime, che "qualunque cosa dovesse servire al collegio dei difensori delle persone offese, la Regione è a disposizione. Ovviamente con grande discrezione perché siamo in una situazione di imbarazzo: dobbiamo comprendere fino in fondo - ha precisato - se all'interno della struttura organizzativa della Regione tutto abbia funzionato come si deve oppure no. E questo dovremo farlo senza guardare in faccia a nessuno". "La nostra disponibilità alla collaborazione - ha sottolineato -è una vostra facoltà, decidete se avete bisogno di noi" per affrontare il processo. "Noi - ha spiegato Emiliano - siamo disponibili a fare riunioni con il collegio dei difensori per fornire tutte le informazioni necessarie, tutti i documenti ove alcuni non dovessero essere stati ancora consegnati all'autorità giudiziaria". "Insomma - ha concluso - a fare quello che una pubblica amministrazione deve fare in questi casi: consentire con trasparenza a tutti di sapere quello che è successo".
    (ANSA).
   

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