Piemonte

Viticoltrici delle Langhe, nelle cantine si riciclano scarti

A Monforte d'Alba nasce associazione L'Anello forte di 14 donne

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 06 GIU - Coltivano la vigna, producono vino e sono sensibili ai temi ambientali: nelle loro aziende riciclano e riutilizzano tutti gli scarti di lavorazione. È la nuova associazione L'Anello Forte, fondata da 14 donne imprenditrici vinicole di Monforte d'Alba, nelle Langhe, di cui la metà ha meno di 35 anni. Il loro obiettivo è creare una virtuosa economia circolare di prossimità, mantenendo la memoria contadina che non ha mai sprecato nulla. L'associazione senza scopo di lucro ha fatto il suo debutto il 4 giugno in occasione di Spazzamondo e della degustazione di Barolo organizzata da Barolo Boys, ma è nata ufficialmente il 30 gennaio 2021 nella cantina Domenico Clerico.
    "Dal 2018 lavoriamo a progetti di economia circolare - spiega Sara Vezza, produttrice di vino e presidente del gruppo - che riguardano tutti i materiali che nelle cantine sono arrivati a fine ciclo, come la plastica, carta e cartone, e i tappi.
    Sentiamo l'urgenza di non sprecare risorse, di immaginare un futuro possibile per le generazioni che verranno, di declinare la sostenibilità in ogni aspetto, di affrontare la complessità dell'economia circolare".
    La prima iniziativa è una scatola per le bottiglie di vino interamente fatta con scarti prodotti nel Comune di Monforte d'Alba. Altro progetto che sta coinvolgendo tutta la comunità di Monforte è il recupero dei tappi di sughero, che vengono poi conferiti alla comunità Arti e Mestieri e destinati a una nuova vita nel settore edilizio. Grazie a Maria Bianucci è nato il Premio RewineDesign nel 2018 in collaborazione con l'Istituto Europeo Design Torino.
    L'Anello forte è un libro di Nuto Revelli (1919-2004), scrittore e partigiano cuneese, in cui racconta la campagna piemontese del dopoguerra attraverso la voce delle donne. Fu pubblicato da Einaudi nel 1985. (ANSA).
   

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