Piemonte

Manifestanti No Tav attaccano il cantiere, respinti con gli idranti

Attacchi nella notte a San Didero, ferito un carabiniere. In azione un centinaio di antagonisti

Redazione Ansa

Nuova fiammata di violenza in Valle di Susa dopo che la marcia No Tav si era conclusa senza tensioni e incidenti. Mentre gran parte dei manifestati partiti da Borgone stava tornando a casa, sono scoppiati disordini a San Didero, vicino al cantiere del nuovo autoporto. Un gruppo di No Tav muniti di protezioni di plexiglass e corde hanno tentato di tirare giù le concertine delle recinzioni del cantiere. Le forze dell'ordine per allontanare i più facinorosi hanno usato gli idranti e al lancio di pietre da parte di un gruppo di incappucciati ha risposto con i lacrimogeni.

Già la notte precedente c'erano state tensioni a San Didero: un gruppo di No Tav appartenenti all'ala più oltranzista del movimento ha lanciato pietre, bombe carta e razzi contro le forze dell'ordine presenti nel cantiere per il nuovo autoporto di Susa. I manifestanti erano stati respinti a più riprese con idranti e lacrimogeni. Un carabiniere è rimasto ferito a un fianco da una pietra, la prognosi è di 7 giorni. In azione un centinaio di antagonisti, secondo gli investigatori provenienti anche da altre città e coordinati da Askatasuna, centro sociale torinese.

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