Piemonte

Salvarono bimba, torinesi Giusti Nazioni

Medaglia alla memoria per coniugi. 'Monito a rigurgiti razzisti'

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 8 NOV - Nell'inverno del '43 ospitarono a Sauze d'Oulx, in Val Susa, una bimba ebrea facendola passare per l'insegnante dei figli. E salvandola dalle persecuzioni antisemite. Un "messaggio di umanità", come l'ha definito la sindaca di Torino Chiara Appendino, per cui Dalmiro e Verbena Costa sono stati riconosciuti Giusti fra le Nazioni. La medaglia alla memoria è stata consegnata oggi da Rafael Erdreich, ministro consigliere dell'ambasciata di Israele, al figlio Giorgio.
    La cerimonia in Comune, a Torino, alla presenza di Nedelia Tedeschi Lolli, la bimba salvata dalle persecuzioni oggi bisnonna. Per Appendino, l'esempio di Dalmiro e Verbena deve servire da "monito in tempi di rigurgiti razzisti e di intolleranza, in cui a tratti l'oscurità sembra vicina. Oggi, col loro ricordo, celebriamo gli antidoti a quella violenza".
    Dalmiro e Verbena "scelsero di stare dalla parte dell'umanità non perché santi o eroi - ha concluso il vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Nino Boeti - ma uomini normali".
   

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