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La Grecia conferma il no all'indipendenza del Kosovo

Presidente Sakellaropoulou a Belgrado: 'Serbia e Balcani in Ue'

Redazione Ansa

(ANSA) - BELGRADO, 28 MAR - La posizione della Grecia contraria al riconoscimento dell'indipendenza del Kosovo non è cambiata. Lo ha detto la presidente Katerina Sakellaropoulou, in visita oggi a Belgrado. Parlando in una conferenza stampa congiunta con il collega serbo Aleksandar Vucic, la presidente ha ammesso l'esistenza di pressioni a livello diplomatico da parte dell'Occidente su Atene, che tuttavia non ha cambiato la sua posizione al riguardo. La Grecia, ha osservato, appoggia il dialogo tra Belgrado e Pristina diretto a normalizzare i loro rapporti e a trovare una soluzione duratura che garantisca pace e stabilità nella regione. "Sosteniamo il negoziato che ha l'obiettivo di arrivare a una soluzione con l'accettazione della proposta europea di accordo", ha aggiunto Sakellaropoulou, sottolineando come la Grecia abbia sempre sostenuto che la Serbia appartiene alla famiglia europea. "Voglio dire con chiarezza che il nostro obiettivo strategico è l'adesione dell'intera regione dei Balcani occidentali all'Unione europea", ha affermato la presidente greca. La Grecia è uno dei cinque Paesi Ue che non riconoscono l'indipendenza proclamata dal Kosovo il 17 febbraio 2008, insieme a Spagna, Romania, Cipro e Slovacchia. Ringraziando Atene, Vucic ha detto da parte sua che nel colloquio odierno Serbia e Grecia hanno ribadito l'appoggio reciproco all'integrità territoriale dei rispettivi Paesi, nel rispetto della Carta dell'Onu e delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza. Sottolineando gli stretti e storici rapporti di amicizia tra i due Paesi, Vucic ha auspicato una intensificazione dell'interscambio commerciale e l'arrivo di ulteriori investimenti greci in Serbia. La Grecia è tra le destinazioni turistiche più popolari per i serbi, che in estate affollano a migliaia le località balneari del Paese mediterraneo. (ANSA).

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