Molise

Biodiversità:S.Giuliano, si torna a coltivare grano molisano

Assessore Cavaliere, Molise riparte dai suoi antichi tesori

Redazione Ansa

(ANSA) - SAN GIULIANO DI PUGLIA, 04 GIU - Il grano molisano, la saragolletta rossa del Molise, un frumento particolare dal colore arancio-oro di altissima qualità, abbandonato dagli agricoltori a favore di altri semi più produttivi, è oggi recuperato e coltivato nell'azienda di San Giuliano di Puglia (Campobasso). È stato presentato nel corso della Giornata della biodiversità coltivata, svoltasi nell'impresa agricola di Modesto Petacciato, nel centro sangiulianese dove si è fatto il punto sulla situazione in Molise sulle coltivazioni cerealicole.
    L'evento, patrocinato dall'Aiab, l'Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica, ha visto la partecipazione di agricoltori della Toscana coinvolti nel progetto "Cereali resilienti 2.0", i docenti dell'Unimol Cristina Messia e Angelo Belligiani, l'Assessore regionale al ramo Nicola Cavaliere, i ricercatori Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, due genetisti che hanno lavorato sui frumenti non solo in Italia.
    "Siamo partiti con 3-4 spighe di questo grano molisano - spiega Modesto Petacciato all'Ansa - che, nell'arco di un paio di campagne agricole, hanno prodotto un quantitativo tale da poter fare delle prove di panificazione il prossimo mese di agosto".
    "Nella visita dei campi - ha proseguito il titolare dell'impresa - è emerso che L'orzo nudo molisano è molto simile a quello del Tibet per cui stiamo approfondendo le caratteristiche insieme ai docenti dell'Unimol".
    Per l'Assessore Cavaliere, quella svoltasi a San Giuliano di Puglia è "la prima manifestazione importante sul territorio dopo l'emergenza da Covid-19 e le restrizioni di questi lunghi e difficili mesi. Ed è un vero piacere ripartire, con prudenza e nel pieno rispetto delle norme vigenti, da questi splendidi campi colorati dalla primavera molisana e affrontando questioni fondamentali per la nostra agricoltura: giugno è infatti il mese dei cereali ed è giusto dedicare momenti di approfondimento alla costruzione di filiere cerealicole e alla riproduzione di semente in azienda. Tanti i momenti di confronto, scambi e discussioni tra esperiti del settore, addetti ai lavori, semplici appassionati. È proprio il caso di dirlo: il Molise c'è, non si arrende e riparte dai suoi più antichi tesori custoditi dalla natura". (ANSA).
   

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