(v. anche 'Rep. Centrafricana: raid ribelli...' delle 14.22)
(di Antonella Salvatore)
(ANSA) - TERMOLI, 13 GEN - "Sono arrivata in chiesa poco dopo
le 5, come ogni mattina, con altre suore, per le lodi del
mattino. Stavamo concludendo quando si sono iniziati a sentire
gli spari, molto forti". Lo dice all'ANSA Suor Elvira Tutolo,
missionaria di Termoli della Congregazione di Santa Giovanna
Antida-Thouret nella Repubblica Centrafricana, dove si trova
attualmente. Questa mattina, all'uscita dal luogo sacro, sulla
strada del ritorno verso casa situata nella periferia di Bangui,
la capitale del Paese, si è trovata davanti ai ribelli armati
che stavano sparando, riuscendo a salvarsi per miracolo
rifugiandosi in una casa lì vicina. I rivoltosi hanno poi
esploso diversi colpi contro l'edificio dove si era nascosta.
"Siamo rimaste due ore nella chiesa prima di uscire -
aggiunge ricostruendo l'episodio -. Poi sembrava essersi tutto
calmato e siamo uscite. Ho lasciato la macchina in parrocchia e
preferito tornare a casa a piedi con le altre suore, ma a metà
strada ci siamo trovate i ribelli di fronte e sono venuti verso
di noi. Fortunatamente una famiglia ci ha accolto e salvato.
Siamo rimaste lì dentro per almeno un'altra ora. Poi, attraverso
delle scorciatoie del quartiere, dei vicoli, a piedi siamo
finalmente arrivate a casa, intorno alle 11 di oggi. Gli spari
si sentono poi ci sono momenti di calma, poi riprendono.
Possiamo solo pregare".
Intorno alle 13.30 di oggi la missionaria è riuscita a
parlare al telefono con la sorella, Rosaria Tutolo che vive a
Termoli raccontando l'accaduto.
"Durante la breve conversazione al telefono - dichiara la donna
all'ANSA -, si sentivano gli spari. Anche qui a Termoli stiamo
pregando per lei affinché non accada nulla. La preoccupazione
c'è".
Suor Elvira Tutolo a marzo 2019 ha ricevuto dal Presidente
della Repubblica Sergio Mattarella l'onorificenza di
Commendatore per il suo impegno a sostegno dell'infanzia
abbandonata nella Repubblica Centrafricana. Attraverso i
progetti realizzati con l'Ong Kizito, a Berberati, dove ha
vissuto per oltre 19 anni, ha "strappato" dalle bande armate,
dalla strada e dal carcere centinaia di minori a cui ha pagato
gli studi: da quelli primari fino agli universitari,
insegnandogli poi un mestiere. Ha realizzato un centro di
recupero "Sara Mbi Gazo", nella località di Wotoro, dove
recupera i ragazzi più grandi attraverso la coltivazione della
terra e altre attività: dalla falegnameria alla calzoleria, alle
lezioni di guida. Finanzia, grazie anche alle donazioni che le
arrivano da amici e parenti dell'Italia, numerose attività ai
giovani a conclusione del loro recupero, permettendogli di avere
una propria autonomia ed un lavoro. (ANSA).
Centrafrica: suor Elvira, 'viva per miracolo, spari ovunque'
Missionaria Commendatore, fuga nei vicoli, ribelli a Bangui