Molise

Università: Rete Sinistra Termoli, indebolita sede Unimol

Redazione Ansa

(ANSA) - TERMOLI (CAMPOBASSO), 27 NOV - Progressivo indebolimento in termini di riduzione di servizi e di iscritti nell'Università di Termoli. Lo denuncia la Rete della Sinistra Termolese che sottolinea uno:"strisciante svuotamento della struttura di Termoli che ricorda troppo da vicino ciò che è successo negli ultimi 12 anni al San Timoteo e in generale alla sanità molisana". Per il movimento politico:"quando si vuole privare una comunità di un presidio non servono attacchi frontali, basta eroderne pian piano il funzionamento, renderlo inefficiente fino a farlo apparire sempre più precario e inutile - fanno sapere gli esponenti -. Non vorremmo dover assistere impotenti alla cancellazione di un altro presidio cittadino, come è avvenuto per la chiusura del tribunale, per la facoltà di ingegneria spostata a Campobasso da un giorno all'altro e sostanzialmente anche per l'ospedale, senza reazione, almeno a livello di mobilitazione di massa".La Rete della Sinistra conclude con un appello alla popolazione locale affinché sia vigile:"Il funzionamento del polo termolese, relativo alle scienze del turismo e del cibo, è stato sospeso, ufficialmente a causa del covid ma con motivazioni reali probabilmente diverse, concernenti la dimensione della sede. Altrimenti non si spiegherebbe perché le altre sedi Unimol sono rimaste aperte".Una eventuale chiusura dell'università a Termoli avrebbe conseguenze gravissime: in termini di opportunità per i nostri giovani, mai come ora nel tempo del Covid; in termini di arricchimento culturale, di occasioni di incontro e confronto, di vivacità intellettuale e di possibilità di lavoro. Getterebbe alle ortiche tutto ciò che in questi anni si è costruito intorno alle nuove facoltà legate al cibo e al territorio.Sembra proprio che a Campobasso si consideri sistematicamente di nessun interesse il territorio basso molisano, e lo si ritenga un peso fastidioso invece della preziosa risorsache esso costituisce.
    Che sia convinzione di tutte le istituzioni regionali il poter impunemente sottrarre strutture e fondi al Basso Molise per dirottare altrove risorse, tanto qui nessuno protestaNon vogliamo credere che i cittadini di Termoli rimarranno indifferenti a questo attacco ai loro diritti, a questa palese negazione del ruolo di Termoli, seconda città della regione per popolazione e probabilmente prima per turismo, terziario e industria. Ci indigna pensare che i sacrifici e lo studio dei nostri studenti possano non valere nulla ed essere interrotti e vanificati così, senza motivazioni e senza preavviso.Le spiegazioni fornite ieri dal Comune, in risposta alla nota del Prof. Barone, appaiono infatti assolutamente insufficienti: dall'Università sono arrivate solo risposte parziali, che parlano di normale attività a distanza per Covid.Così non é. Con Decreto Rettorale del 3 novembre 2020, è stata infatti disposta la "sospensione temporanea del funzionamento della sede decentrata di Termoli a far data dal 4 novembre".L'università è stata dunque chiusa senza spiegazioni precise, mentre le sedi di Campobasso e Pesche hanno continuano, a quel che sappiamo, la loro attività.Ci auguriamo che le nostre informazioni siano smentite: non si prende in giro una comunità intera.Se così non fosse, chiediamo al Sindaco di Termoli di intervenire immediatamente a difesa di quello che è un presidio fondamentale della vita cittadina; riteniamo sia doveroso discuterne in consiglio.E lanciamo da ora un appello alla popolazione perchè vigili attivamente su questo ennesimo, importantissimo tassello della vita della città che rischiamo di perdere: si informi e faccia sentire la sua voce, se davvero prendesse corpo questa eventualità.Andando avanti di questo passo, del resto, non ci sarà più bisogno di mobilitarci; perché non sarà rimasto più nulla da difendere. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it