Molise

Enel, nuova vita ex turbogas Campomarino

Progetto Futuro-e presentato al Comune del centro molisano

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOMARINO (CAMPOBASSO), 13 SET - Trasformare la dismissione della ex centrale turbogas di Contrada Cocciolete a Campomarino (Campobasso) in occasione di sviluppo del territorio attraverso un concorso di progetto aperto a imprenditori italiani e stranieri chiamati a riqualificare il sito in area nuovamente produttiva. Questo l'obiettivo di 'Futur-e', il progetto dell'Enel per riportare a nuova vita 23 centrali termoelettriche dismesse in Italia. Quello presentato in Comune a Campomarino è il settimo sito. Sono già in corso ad Alessandria, a Rossano, Porto Tolle e vicino Bari. Ad illustrare l'iniziativa nel corso di una conferenza stampa, Marco Fragale responsabile di 'Futur-e' di Enel. L'ex turbogas del centro rivierasco molisano è entrata in servizio nel 1984 con una potenza di 88,8MW ed è stata operativa fino al 2012. Ha cessato l'esercizio nel 2013. Occupa un'area di 6 ettari e mezzo che guarda il mare vicino a zone agricole.Sulla base di primi riscontri da parte di Fragale che, già dallo scorso marzo, ha incontrato rappresentanti del territorio, il futuro sviluppo del sito punta su due direttrici: quella legata al turismo ed al mondo agricolo e agroalimentare. Le indicazioni emerse sono integrate nel bando del concorso di progetto accompagnato da un dossier informativo sul sito e sul territorio. Da oggi chiunque intenda candidarsi per l'acquisizione e riqualificazione dell'ex impianto potrà farlo a: https://corporate.enel.it/it/futur-e, presentando una manifestazione di interesse. La seconda fase prevede l'invio di proposte progettuali con offerte vincolanti.
    La valutazione di queste ultime sarà affidata ad una commissione tecnica formata da rappresentanti di istituzioni locali, Enel e mondo accademico. "Questi impianti non più produttivi possono avere un futuro in altri settori - ha spiegato Fragale - e questa formula utilizzata in altri siti come Montalto, Piombino, Trino, ha portato degli imprenditori pronti a valorizzare quelle strutture già presenti sul sito per farne qualcosa di completamente diverso". (ANSA).
   

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