Molise

Regionali: si mobilita il mondo agricolo, c'è lista 'Mam'

Nasce in Molise forza sindacale per dare voce a settore

Redazione Ansa

(ANSA) - CAMPOBASSO, 19 SET - Invertire la tendenza, evitando il tracollo totale del settore agricolo molisano "sull'orlo del burrone". È un potenziale esercito, formato da circa 16 mila aziende, quello che potrebbe scendere in campo in vista delle prossime elezioni regionali e politiche. Oggi a Campobasso l'annuncio ufficiale da parte dei rappresentanti del 'Movimento agricolo molisano' (Mam), al cui vertice c'è Antonio Di Rocco, ex assessore regionale ai tempi d'oro della Democrazia Cristiana. Il 'Mam', dunque, vuole rappresentare la voce degli agricoltori nelle istituzioni locali. "Vogliamo aggregare il mondo agricolo - ha spiegato Di Rocco - per cercare di creare una forza elettorale che esprima valori, problemi e necessità di un settore dimenticato dalla politica". Il primo banco di prova, sabato 23 settembre in un noto hotel di Vinchiaturo (Campobasso) con la 1/a 'Festa dell'agricoltura molisana' per un incontro e un confronto con le varie forze politiche. "Non siamo un Movimento politico, ma una organizzazione sindacale".
    "Chiediamo però - ha aggiunto - la partecipazione diretta dei nostri rappresentanti nelle istituzioni, vedremo chi accetterà la nostra proposta. Siamo moderati e di centro".
    Un messaggio chiaro e diretto, dunque, alle coalizioni 'tradizionali' di centro destra e centro sinistra. Intanto Di Rocco non esclude la partecipazione del 'Mam' alle prossime elezioni regionali con una propria lista, "ma questa ipotesi rappresenta l'ultima spiaggia". Per il momento, quindi, di possibili aggregazioni non se ne parla, ma "bisogna fare le scelte giuste, altrimenti tra cinque anni ci sarà il buio". Nel corso dell'incontro con i giornalisti si è parlato anche delle organizzazioni di categoria che raggruppano il mondo dell'agricoltura. Ed è partita la stoccata: "riteniamo, purtroppo - ha sottolineato ancora Di Rocco - che queste da circa venti anni fanno solo assistenza e non più attività sindacale. A loro diciamo di continuare a svolgere questo ruolo, noi vogliamo invece difendere il mondo agricolo da tutte quelle porblematiche che lo attanagliano". (ANSA).
   

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