Molise

Patto di stabilità:chiesto processo per ex governatore Iorio

Inchiesta su falsità in atti pubblici, coinvolte cinque persone

Redazione Ansa

(ANSA) - (CAMPOBASSO), 23 MAG - Il procuratore di Campobasso Armando D'Alterio ha chiesto cinque rinvii a giudizio nell'ambito di una inchiesta che vede indagati l'ex presidente della Regione Michele Iorio e i dirigenti regionali (all'epoca dei fatti) Alessandro Dal Cin, Antonio Guerrizio, Domenico Pollice e Antonio Di Ludovico. I reati contestati sono: falsità ideologica e falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici.
    La richiesta di rinvio a giudizio riguarda due questioni diverse. Nella prima, risalente al 2012, sono coinvolti Iorio e Dal Cin (in quel periodo direttore del Servizio Bilancio).
    Entrambi diedero vita, secondo l'accusa, a due prospetti "attestando falsamente" che il Patto di stabilità era stato rispettato sia per il 2010 che per il 2011. A denunciare i fatti all'autorità giudiziaria sono stati nel 2013 gli ispettori del Ministero dell'Economia. Secondo questi ultimi infatti la Regione aveva in realtà violato il Patto di stabilità per quasi 13 milioni di euro nel 2010 e di oltre 63 milioni di euro per il 2011.
    Il secondo episodio, risalente al 2009, coinvolge invece Pollice, Di Ludovico e Guerrizio (all'epoca dei fatti rispettivamente dirigente del servizio trasporti su gomma, direttore generale della Regione, e responsabile del servizio politiche tributarie e finanziarie). Per la procura hanno concorso "nell'attestare falsamente" in un documento istruttorio allegato ad una delibera di giunta, la legittimità "palesemente insussistente", dell'utilizzo finanziario di 5 milioni e mezzo di euro del capitolo di bilancio regionale 'Movimenti e giri contabili' per effettuare pagamenti dovuti dalla Regione "ciò in contrasto" con la norma che prevede per il suo utilizzo, "la presenza nella contabilità regionale in entrata di un impegno, di pari importo, sui corrispondenti capitoli di spesa".Il Ministero dell'Economia è parte offesa nel procedimento.
    (ANSA).
   

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