Marche

'Fuori pista: Slow Tourism' per scoprire il territorio

Guide di comunità, racconti e ricordi per nuovi itinerari

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 18 MAR - Un approccio sperimentale al concetto di guida turistica che parte dal racconto e dall'esperienza di chi il territorio lo vive, mettendo la centro una materia molto 'umana': i ricordi e i racconti. E' il senso del progetto "Fuori pista: Slow Tourism", he arricchisce il calendario dell'anno da Capitale Italiana della Cultura di Pesaro 2024, collocato nella sezione della 'natura mobile' della cultura, attuato da Csv Marche Ets. Attraverso una rete di guide di comunità che raccontano l'entroterra pesarese mescolando storia e storie, "Fuori pista: Slow Tourism" crea nuovi percorsi dove la natura e l'arte diventano strumenti per scoprire la provincia e lasciare traccia nei cuori e nei corpi delle persone. L'obioettivo finale è fare luce sulle piccole comunità attraverso itinerari inediti capaci di unire passato, presente e futuro. Il progetto si articola in due programmi: 'Castelli nascosti' e 'Il respiro delle pietre-borghi in cammino'. Una "vera e propria scoperta del territorio" secondo il direttore generale di Pesaro 2024 Silvano Straccini, con il racconto delle comunità quale "elemento indispensabile" tanto che il progetto rientra a sua volta nel calendario '50x50 Capitali al quadrato', la declinazione delle iniziative dell'anno da Capitale nei vari centri della provincia di Pesaro Urbino. "Un progetto" vincente - per il vice sindaco e assessore alla Bellezza di Pesaro Daniele Vimini - perché incrocia la storia dell'arte, le storie produttive e naturali e chiede alle varie zone di essere elemento di collegamento con le regioni confinanti, rafforzando la programmazione dei Comuni". Un progetto Che va oltre il 2024 e che rafforza il turismo interno, creando un vero e proprio 'patrimonio della comunità'".
    Il programma 'Castelli nascosti' propone itinerari in luoghi insoliti e meno conosciuti della provincia e nasce da un'idea della storica dell'arte Alessandra Mindoli, che ha censito più di 50 luoghi tra borghi fortificati e castelli abbandonati o scarsamente abitati, di rilevante importanza culturale e di singolare bellezza ambientale. Molti dei siti confinano con l'Umbria, la Toscana e la Romagna con una commistione di tradizioni, storia e cultura che li rende unici e affascinanti.
    Tra quelli censiti, Mindoli ha selezionati una ventina di borghi sulla base di precisi criteri: il valore culturale e storico, la facile raggiungibilità con auto e navette, il basso incremento demografico. Accanto ai castelli, compaiono edifici ecclesiastici, mulini e ville storiche. Si tratta di destinazioni ideali per un turismo slow ed ecosostenibile, ora molto amato soprattutto in seguito alla pandemia, particolarmente apprezzato dai turisti del Nord Europa, ma anche dagli autoctoni che spesso non conoscono approfonditamente il territorio in cui vivono. Una parte del programma prevede la possibilità di visitare questi luoghi in occasione delle Settimane del progetto di Pesaro 2024 '50x50 Capitali al quadrato' per un totale di 12 tappe da gennaio a ottobre. E' prevista inoltre una collaborazione con il Touring Club Italiano per la valorizzazione dei percorsi progettuali.
    'Il respiro delle pietre - borghi in cammino', curato da La Macina Terre Alte - Cooperativa sociale di comunità Onlus in collaborazione con l'associazione culturale 'Luoghi Comuni', accende i riflettori su territori lontani dal clamore delle grandi destinazioni turistiche, partendo da un presupposto di 'ascolto' della bellezza che ci circonda. 'Il respiro delle pietre - borghi in cammino' mette in connessione le comunità locali dell'entroterra pesarese attraverso una serie di escursioni e passeggiate che trovano nei racconti delle memorie degli abitanti il filo di cucitura tra le comunità stesse e i turisti. Le narrazioni di comunità avvicinano i visitatori a luoghi - chiese, castelli, palazzi, interi borghi o, talvolta semplici ruderi - dove i protagonisti sono il silenzio, la pace e la natura. Le pietre che nei secoli hanno visto generazioni di uomini e donne, verranno raggiunte a piedi attraverso antichi sentieri, accompagnati da guide escursionistiche, narratori locali, educatori ambientali e teatranti. (ANSA).
   

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