Marche

Bora, partecipare a programmazione Ue

Fondi europei uniche risorse ormai disponibili

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 7 MAR - Equivale a un terzo del bilancio dell'Unione europea; contribuisce a ridurre le disparità regionali; affronta le grandi sfide globali, come i cambiamenti climatici e le migrazioni. Si chiama "Politica di coesione", ma significa, soprattutto, lavoro e nuove attività economiche imprenditoriali. Per le Marche si concretizza con oltre 1,2 miliardi di euro, stanziati attraverso i Fondi Sociale Europeo (lavoro), sviluppo regionale (investimenti), sviluppo rurale (agricoltura), politica marittima (pesca). Grazie alla politica di coesione, le Marche hanno anche avuto altri 400 milioni per la ricostruzione delle aree terremotate. L'Europa guarda già alla programmazione successiva al 2020, con lo scenario della Brexit e le nuove strategie globali e le Marche volgiono partecipare. Secondo l'assessore alle Politiche comunitarie Manuela Bora, intervenuta ad un seminario organizzato con l'Aiccre -. Sono le uniche risorse ormai disponibili e spendibili". L'assessore ha anticipato un primo bilancio, al 2017, dei risultati conseguiti con la programmazione corrente dei Por Fesr e Fse. Il primo fondo (sviluppo regionale) ha visto approvati 856 progetti, con un impegno di risorse superiore a 138 milioni (23 già erogati). Il secondo (lavoro) ha avuto 1.662 progetti approvati, per oltre 45 milioni di euro (16 finora assegnati).
   

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