Marche

Salute, focus su sinergie tra Ue e Cina

Progetto europeo studia buone pratiche cure orientali

Redazione Ansa

(ANSA) - BRUXELLES, 31 LUG - La cooperazione fra Ue e Cina passa anche dal settore dell'assistenza sanitaria e magari dall'integrazione delle migliori pratiche orientali tradizionali con quelle occidentali moderne. A caccia di informazioni e nuove sinergie è CHETCH, il progetto europeo guidato dall'Università Politecnica delle Marche, partito a gennaio di quest'anno con termine previsto per fine 2017. Lo studio che l'ateneo marchigiano coordina conta su un budget di quasi settecentomila euro, stanziati dal settimo programma quadro per la ricerca della Commissione europea. I ricercatori, non solo italiani ma anche belgi e spagnoli, analizzano le diverse politiche a livello nazionale e locale, per arrivare alle pratiche mediche e all'industria del settore.
    In un approccio interdisciplinare, gli esperti in economia analizzeranno il livello di integrazione raggiunto finora fra le aziende europee e cinesi, ad esempio nel campo delle tecnologie e nei prodotti farmaceutici. Il progetto si occuperà anche di valutare l'impatto, dal punto di vista di costi e benefici, di un'integrazione della medicina occidentale con le pratiche della medicina tradizionale cinese e il team di esperti in medicina andrà in cerca delle migliori pratiche tradizionali cinesi, sviluppando anche un processo di riconoscimento e validazione scientifica (www.chetch.eu). (ANSA)

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