Marche

Terremoto: sindaco replica a De Micheli, criticità rimangono

Tondi (Camporotondo Fiastrone) interviene su immobili temporanei

Redazione Ansa

(ANSA) - MACERATA, 15 GEN - "Non sono state accolte" le modifiche richieste da sindaci, comitati dei terremotati e ordini professionali e, dunque, "le criticità rimangono tutte" riguardo all'art. 8 bis del decreto legge sulla regolarizzazione delle strutture temporanee installate in autonomia dai cittadini terremotati. Il sindaco di Camporotondo di Fiastrone (Macerata), Emanuele Tondi ha replicato al Commissario straordinario Paola De Micheli che in una lettera aveva riferito della proroga al 31 ottobre del termine per chiedere contributi per interventi di ricostruzione di imprese e abitazione con gravi danni.
    Tra le 'precisazioni' del Commissario, lamentato il primo cittadino, "non c'è scritto che per regolarizzare gli immobili temporanei la scadenza per la domanda di contributo con il progetto per gli interventi di ricostruzione è il 31 gennaio mentre per tutti gli altri è prorogata al 31 ottobre". Ha rammentato poi come De Micheli avesse avallato il termine di fine gennaio, asserendo che non dovesse essere presentato il "progetto di ricostruzione". Tal progetto, ha osservato il sindaco, "va presentato" e quindi il termine "è troppo breve".
    Chi ha installato immobili temporanei, ha fatto presente Tondi, per la maggior parte ha la scheda Aedes e dunque ricostruzione pesante. ""E' impossibile per molti presentare ora il progetto di ricostruzione - ha aggiunto - senza i risultati della microzonazione a pochi giorni dall'ordinanza n.46...".
    Altra questione sollevata da sindaco è, in sostanza, che le strutture temporanee nel 'cratere', a cui fa riferimento l'art.
    8 bis, "sono mobili, box metallici prefabbricati o strutture in legno che in pochi casi hanno i requisiti richiesti" per misure e altezza dei vani: "anche le Sae non hanno tali requisiti".
    Infine Tondi ha rimarcato che "non è poca cosa" per chi presenterà domanda per regolarizzare immobili temporanei rinunciare al "solo" contributo Cas: "magari per chi ha un reddito alto sì, ma non per la maggior parte dei terremotati".
    Le strutture temporanee - ha concluso il sindaco - sono state acquistate dai cittadini "spesso con finanziamento della banca grazie alla garanzia del Cas. Così facendo non hanno chiesto le costosissime e impattanti Sae da un punto di vista ambientale. E gli togliamo il Cas? Il perchè non lo capisco".(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it