"Non sono state accolte" le
modifiche richieste da sindaci, comitati dei terremotati e
ordini professionali e, dunque, "le criticità rimangono tutte"
riguardo all'art. 8 bis del decreto legge sulla regolarizzazione
delle strutture temporanee installate in autonomia dai cittadini
terremotati. Il sindaco di Camporotondo di Fiastrone (Macerata),
Emanuele Tondi ha replicato al Commissario straordinario Paola
De Micheli che in una lettera aveva riferito della proroga al 31
ottobre del termine per chiedere contributi per interventi di
ricostruzione di imprese e abitazione con gravi danni.
Tra le 'precisazioni' del Commissario, lamentato il primo
cittadino, "non c'è scritto che per regolarizzare gli immobili
temporanei la scadenza per la domanda di contributo con il
progetto per gli interventi di ricostruzione è il 31 gennaio
mentre per tutti gli altri è prorogata al 31 ottobre". Ha
rammentato poi come De Micheli avesse avallato il termine di
fine gennaio, asserendo che non dovesse essere presentato il
"progetto di ricostruzione". Tal progetto, ha osservato il
sindaco, "va presentato" e quindi il termine "è troppo breve".
Chi ha installato immobili temporanei, ha fatto presente Tondi,
per la maggior parte ha la scheda Aedes e dunque ricostruzione
pesante. ""E' impossibile per molti presentare ora il progetto
di ricostruzione - ha aggiunto - senza i risultati della
microzonazione a pochi giorni dall'ordinanza n.46...".
Altra questione sollevata da sindaco è, in sostanza, che le
strutture temporanee nel 'cratere', a cui fa riferimento l'art.
8 bis, "sono mobili, box metallici prefabbricati o strutture in
legno che in pochi casi hanno i requisiti richiesti" per misure
e altezza dei vani: "anche le Sae non hanno tali requisiti".
Infine Tondi ha rimarcato che "non è poca cosa" per chi
presenterà domanda per regolarizzare immobili temporanei
rinunciare al "solo" contributo Cas: "magari per chi ha un
reddito alto sì, ma non per la maggior parte dei terremotati".
Le strutture temporanee - ha concluso il sindaco - sono state
acquistate dai cittadini "spesso con finanziamento della banca
grazie alla garanzia del Cas. Così facendo non hanno chiesto le
costosissime e impattanti Sae da un punto di vista ambientale. E
gli togliamo il Cas? Il perchè non lo capisco".
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