Marche

Card. Menichelli lascia Diocesi Ancona

Arcivescovo saluta Diocesi, abbiate cura famiglia e giovani

Redazione Ansa

 ''Nessun tempo, nessuna umanità è nemica o fuori del Vangelo'' e una Chiesa ''credente e missionaria deve essere capace di offrire ragione della speranza che predica''. Dell'umanità di oggi, ''piena di ferite, la Chiesa è sempre madre e sempre amica''. Il card. Edoardo Menichelli ha preso congedo dalla Diocesi di Ancona-Osimo, di cui è stato arcivescovo per 13 anni, presiedendo nel Duomo di San Ciriaco stracolmo di fedeli, nonostante il maltempo, una celebrazione eucaristica che è stata anche una sintesi del suo mandato pastorale. C'erano un centinaio di sacerdoti e 5 vescovi, i sindaci di Ancona e Osimo Valeria Mancinelli e Simone Pugnaloni, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo. Nell'omelia, che il cardinale ha concluso molto commosso, senza nascondere le lacrime, due i passaggi centrali: ''Chiesa di Ancona-Osimo - l'esortazione di Menichelli - ama la famiglia, custodisci, evangelizza, cura e salva la famiglia, spesso oggi sedata da desideri che sono diventati diritti e che non rispondono minimamente né alla ragione umana né tantomeno al piano di Dio''. E poi ''un desiderio pastorale. Vi sollecito - ha detto - ad avere uno sguardo amorevole verso le nuove generazioni, che patiscono non solo le tante difficoltà dell'esclusione occupazionale, ma anche un'escludente solitudine che non fa amare la vita''. Alle istituzioni e alla società civile Menichelli ha augurato di essere ''costruttori del bene comune'', al nuovo arcivescovo, mons. Angelo Spina, che si insedierà il primo ottobre, ha assicurato la preghiera e l'amicizia, e ha concluso il discorso citando papa Francesco, e il suo ''pregate per me''. Comunque, ha osservato, ''l'amore di vescovo verso la sua terra non è un bagaglio che si deposita, resterò e continuerò ad essere di aiuto per voi tutti''.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it