Marche

Fo: Berardi, cambiò carnevale di Fano e del mondo

Redazione Ansa

(ANSA) - FANO (PESARO URBINO), 13 OTT - "Il carnevale di Dario Fo a Fano è stato un carnevale che ha cambiato il modo di fare e vivere il carnevale in Italia e nel mondo". Parola di Alberto Berardi, che in qualità di presidente dell'Ente Manifestazioni fanese si batté più di tutti per portare il premio Nobel nella città marchigiana nel 2003 quale ideatore, autore, interprete del carnevale. "Quell'anno il carnevale di Fano raggiunse l'acme – ricorda Berardi – con l'affidamento della direzione artistica a Dario Fo. Chi avrebbe potuto meglio del Premio Nobel per la letteratura, profondo conoscitore delle feste e delle tradizioni popolari, autore e interprete di opere memorabili tradotte e rappresentate in tutto il mondo, regista, scenografo, costumista e grande animatore, realizzare un carnevale che senza dimenticare nulla del grande passato lo rendesse gradito ai grandi e ai piccini, ai colti ed agli ignoranti, ai lavoratori ed alla borghesia? Non era una sfida da accettare a cuor leggero - aggiunge - perché sul carnevale di Fano si sarebbero accesi tanti riflettori, come poi accadde, che fino al giorno prima erano rimasti spenti, le insufficienze e le disfunzioni tradizionali sarebbero apparse intollerabili, la comunità nazionale avrebbe espresso un giudizio inappellabile, positivo o negativo che fosse, il Premio Nobel avrebbe quindi messo in gioco il suo nome legandolo ad una città e ad una comunità che conosceva poco". Secondo Berardi, "Dario Fo ridiede voce a tutti i bambini (non è Fano città dei bambini?), realizzando un carnevale diverso che mescolò la gioia dei piccoli con il pensiero dei grandi, caratterizzando il giovedì grasso e il martedì grasso. Come dire, l'arte grande della rappresentazione diffusa nei luoghi simbolo della città che, facendo ridere, castiga i costumi. Fu un carnevale che riuscì a coniugare teatro, arte figurativa (senza dimenticare gli stupendi arazzi realizzati dalle scuole fanesi), musica, letteratura e perfino acrobazia aerea. Che coinvolse attivamente centinaia di persone in uno sforzo creativo collettivo senza precedenti e le solite migliaia e migliaia di spettatori. Un carnevale che non potrà mai essere catalogato ed archiviato sotto la voce: effimero". L'attrazione reciproca fu talmente grande che anche l'anno dopo, il 2004, Dario Fo ritornò al carnevale di Fano, questa volta gratis.(ANSA).
   

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