Marche

Sisma: a Visso unica scuola agibile accoglie l'altra

Sindaco, qui non tendopoli, ma ho fatto tutto da solo

Redazione Ansa

(ANSA) - VISSO (MACERATA), 14 SET - A Visso, nell'unica scuola agibile (che ospita le elementari e le medie) hanno rinunciato alla mensa e a due aule per fare spazio ai bambini dell'asilo nido e della scuola dell'infanzia, ubicati nell'altro plesso scolastico inagibile per il sisma del 24 agosto.
    "Sono in tutto oltre 100 bambini e ragazzi - dice all'ANSA il sindaco Giuliano Pazzaglini -, li abbiamo sistemati tutti nel primo edificio, che è stato ricostruito con criteri antisismici dopo il terremoto del 1997 e che ha retto, a dimostrazione del fatto che si può vivere in sicurezza anche in zone a rischio sismico". Nel piccolo centro, sede dell'Ente Parco dei Monti Sibillini (una sessantina le unità immobiliari inagibili, compresi alcuni condominii), "non ho voluto tendopoli, ma solo qualche tenda isolata presso le abitazioni, per un effetto psicologico: far rimanere tranquilla la popolazione e lasciare il territorio presidiato per evitare il rischio di atti di sciacallaggio".
    Per il resto, il primo cittadino di Visso lamenta di aver dovuto fare "tutto da solo, dal prendere le tende in poi".
    Intanto, sempre in autonomia, Pazzaglini si sta muovendo per fare in modo che Visso, superata la fase dell'emergenza e poi della ricostruzione, torni ad attrarre turisti e visitatori. "Sono andato a Bologna - racconta - e ho incontrato il sindaco Merola per organizzare una mostra di manoscritti leopardiani: qui custodiamo gli autografi di vari Idilli e sonetti, tra cui quello dell'Infinito. E poi ho stretto un accordo con il sindaco di Recanati per una promozione congiunta delle nostre città: da Leopardi ai capolavori artistici, fino alle eccellenze enogastronomiche". In cantiere anche il progetto di una mostra a Milano "con i Comuni terremotati Bandiera Arancione. Vorremmo però un minimo di presenza dello Stato". E anche il riconoscimento dei danni subiti dai centri marchigiani rimasti fuori dal cratere sismico: "qui abbiamo 200 persone fuori casa, in parte per inagibilità accertata, in parte per paura. Le richieste di sopralluoghi sono circa 500. Siamo stati i primi a sollevare questo problema per avere riconoscimenti nel primo decreto di protezione civile", conclude Pazzaglini.
    (ANSA).
   

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