Marche

Mons. Galantino, famiglia ossatura società, non solo Chiesa

Saper 'spendere' per questa realtà, e contro cultura scarto

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 20 MAG - La famiglia deve essere rispettata "nelle sue esigenze, e nella sua formazione. Perché quella che oggi, inutile nascondercelo, costituisce ancora l'anima, l'ossatura della società, e non solo della Chiesa, è la famiglia fatta di padre, madre e figli. Il rispetto per questa realtà, il saper spendere per questa realtà, il capire da parte di tutti che investire sulla famiglia oggi non è una spesa ma è un investimento" è ciò che conta. Il segretario della Cei, mons.
    Nunzio Galantino, ha accennato anche al tema della famiglia nella sua prolusione sull'"Anima del nuovo umanesimo", svolta ad Ancona nell'ambito delle Giornate dell'Anima promosse dal card.
    Edoardo Menichelli.
    "La vera anima in questo nostro tempo - ha detto Galantino parlando con i giornalisti - a me sembra che sia necessario soprattutto ricercarla in atteggiamenti, in scelte, in progetti che vadano nella direzione contraria a quella alla quale stiamo assistendo". "Stiamo assistendo ad un tempo, il nostro, nel quale, accanto ad aspetti certamente positivi, purtroppo ce ne sono di eclatanti, di negativi. I frutti li vediamo: lo stesso attentato che c'è stato qualche giorno fa".
    "Soprattutto - ha sottolineato il segretario della Cei - c'è una sorta di prevalenza di atteggiamenti e di scelte che vanno nella direzione della creazione di una cultura dello scarto. Di un'emarginazione delle persone più fragili". Per Galantino "un nuovo umanesimo non può non fare i conti con il tema e l'esercizio dell'inclusione, soprattutto di coloro ai quali, per un motivo o per un altro, viene purtroppo negata dignità". Il vescovo ha sottolineato che non parlava solo dei migranti, "ma anche dei nostri, delle persone che incrociamo per strada e che tante volte, senza avere il colore della pelle ben distinguibile, hanno nel loro animo e nella loro storia, le stesse ferite, le stesse piaghe, forse con nomi diversi, di quelle dei migranti". (ANSA).
   

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