Lombardia

Salvini posta su Fb foto manifestante, insultata

Giulia: "E' grave che queste persone siano istigate da un Ministro"

Razzismo: Salvini posta su Fb foto manifestante, insultata

Redazione Ansa

"Sono fortunata, ho una vita piena e tante persone che mi amano, ma se gli insulti e le minacce che mi sono arrivate fossero indirizzate a una persona insicura, penso che si farebbe fuori": lo dice Giulia Viola Pacilli, la 23enne manifestante la cui foto - scattata durante la manifestazione 'People-prima le persone' - è stata pubblicata oggi sulla bacheca del Ministro Matteo Salvini e poi commentata - spesso con insulti sessisti - quasi 35mila volte.

"Ho letto alcuni commenti, non tutti, preferisco preservarmi, ma devo anche dire - racconta Giulia, che ha studiato teatro - che sto ricevendo tanto sostegno, mi sento rincuorata e sostenuta. Dire che sono preoccupata sarebbe una menzogna, questi messaggi mi mettono solo una gran tristezza perché riversare tutto questo odio contro una persona che non si conosce, per di più giovane, è solo triste. E' grave, però, che queste persone siano istigate da un Ministro, è come se sentissero di avere una sorta di impunità perché si sentono autorizzati da un Ministro a scrivere senza filtri qualsiasi cosa, firmandosi addirittura con nome e cognome". Lei, invece, non ha paura all'idea che il suo nome venga reso pubblico ("è il coraggio dei 20 anni" scherza), così come non ha avuto paura a salire sul carro dei Sentinelli, sabato scorso a Milano, con un cartello con scritto 'Meglio buonista e puttana che fascista e salviniana'. "Conosciamo Giulia da tempo e siamo stati contenti di accoglierla sul nostro carro, ma quando abbiamo visto il suo cartello - racconta Luca Paladini dei Sentinelli - le abbiamo chiesto se fosse proprio sicura di volerlo mostrare pubblicamente, dopo tutto quello che le era già successo".

Giulia, infatti, è la stessa ragazza che poco più di un anno fa - a una manifestazione antirazzista milanese, che si era tenuta poco dopo i tragici fatti di Macerata - aveva un cartello che recitava 'migranti non lasciateci soli con i fascisti'. La sua foto aveva fatto il giro del web ed era stata pubblicata sulla bacheca di Matteo Salvini. ""Da quel momento - ricorda Giulia - si era scatenato l'inferno, con insulti, minacce e auguri di morte. Ho segnalato alla polizia postale, bloccato i contatti e dovevo muovermi con un avvocato di Non una di meno per le denunce, ma poi non se ne è fatto niente per motivi di tempo. Questa volta, invece, mi hanno contattato tanti legali pronti a patrocinare la mia causa e denuncerò chi mi ha minacciata". Ma perché, dopo tutto quello che è successo, ha deciso di issare un cartello con quella scritta, sabato a Milano? "La manifestazione era coerente con quella dello scorso anno, e mi è venuta l'idea di approfittare del momento per rispondere a chi mi ha coperto di insulti e dire: "non mi fate paura, è meglio essere così che come voi". Se lo aspettava che Salvini condividesse la foto? "Mi aspettavo che girasse sul web, perché molta gente mi ha riconosciuta, ma certo non mi aspettavo che il Ministro dell'Interno si prendesse la briga di condividerla. Non credo però che si ricordi di me, d'altronde mette alla gogna tante persone...".

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